Facciamo pace con la natura: è in corso questa settimana la COP 16 di Cali, con l'obiettivo di fermare la perdita di biodiversità
Cronache della ricerca #329
Dal 21 ottobre al 1° novembre, la Colombia ospita la COP16 della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD). Si tratta del primo incontro dopo l’adozione del piano d’azione globale per fermare la perdita di biodiversità, il Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework che poneva obiettivi nazionali stringenti. Peccato solo che ad oggi solo il 10% dei Paesi aderenti abbia aggiornato i propri piani nazionali, come richiesto dagli accordi del 2024. L’incontro deve definire anche uno standard comune di valutazione dei risultati ottenuti. Uno dei temi chiave è sicuramente quello dei fondi: il Target 19 del Global Biodiversity Framework prevede di mobilitare fino a 200 miliardi di dollari all'anno per la tutela della biodiversità entro il 2030, con un impegno da parte dei Paesi più ricchi verso quelli in via di sviluppo, che ospitano molti degli hotspot di biodiversità globale. Ad oggi però sono solo sette i Paesi che hanno effettivamente contribuito al fondo. Ne scrive Laura Scillitani.
🦠La recente crisi del mpox in Africa e la pandemia di Covid-19 rappresentano due momenti critici per la salute globale, che mettono in evidenza la vulnerabilità delle popolazioni più emarginate e le profonde disuguaglianze nei sistemi sanitari. Durante la pandemia di Covid-19, abbiamo assistito a innumerevoli esempi di solidarietà comunitaria: dai vicini che si prendevano cura degli anziani isolati, ai volontari che distribuivano mascherine e beni di prima necessità, fino alle organizzazioni locali che offrivano supporto psicologico e assistenza pratica. Queste azioni hanno dimostrato che la resilienza di una società di fronte a una crisi sanitaria dipende in gran parte dalla forza e coesione delle sue comunità. Ora, di fronte alla sfida del mpox, queste lezioni sono più preziose che mai. Tuttavia, la resilienza delle comunità non dovrebbe diventare un alibi per giustificare la mancanza di una risposta internazionale adeguata. Ne scrive Francesco Branda.
🔭Vittorio Silvestrini è stato uno dei principali promotori della Città della Scienza, progetto nato negli anni ’90 con l'obiettivo di creare un modello di sviluppo innovativo nel Sud Italia. La sua visione andava oltre le politiche tradizionali e, nonostante le difficoltà incontrate e l'incomprensione della politica e dell’accademia, il suo contributo rimane un esempio di coraggio e lungimiranza per il futuro del Mezzogiorno e dell’Italia. Lo ricorda Luigi Amodio.
Una storia della medicina rivolta ai più giovani, attraverso un racconto che ha per protagonisti due giovanissimi, pieni di curiosità e sensibilità, alle prese con un mistero. Attraverso le loro avventure, il libro racconta le storie degli scienziati che con le loro scoperte hanno maggiormente contribuito alla conoscenza della fisiologia del corpo umano. Se hai perso il webinar del 24 ottobre in cui Eva Benelli ha intervistato Silvia Bencivelli sul suo ultimo libro Il mistero del gatto Asclepio (Salani), puoi ascoltarlo sul nostro sito o sul nostro canale You Tube.
Come è noto parlare di sperimentazione animale non è semplice, ma non è ignorandola che si risolve questa difficoltà. Anzi, una comunicazione chiara e onesta sulla necessità di questa pratica in ambito biomedico aiuterebbe una migliore accettazione, ostacolata ancora da molti pregiudizi. Eppure, una ricerca effettuata dall’European Animal Research Association (EARA) mostra che più del 50% dei siti web delle istituzioni sanitarie non dichiarano nemmeno che si fanno sperimentazioni su animali. L’Italia spicca per omertà: solo il 13% dei 52 siti esaminati la dichiarano, dando le informazioni del caso. Research4life ha letto il rapporto.
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Segnalazioni e appuntamenti
🩺Nuovo corso FAD di Zadig su come ridurre l’impronta ecologica dei sistemi sanitari. Il sistema sanitario si occupa di prevenzione e cura delle persone, ma paradossalmente contribuisce ad aumentare i livelli di inquinamento ambientale, con tutte le conseguenze che ne derivano per la salute. Tutti gli operatori sanitari dovrebbero prendere coscienza di questo paradosso, in modo da contribuire a limitare l'impatto ambientale, scegliendo i processi e le attività a minore impatto. Zadig propone a tutti gli operatori sanitari un corso FAD con le raccomandazioni pratiche al riguardo: L'impronta ecologica dei sistemi sanitari, 5 crediti ECM. Per il primo mese di pubblicazione offerto a 20,00 euro invece di 30,00 euro.
🗓️ Domenica 27 ottobre alle ore 15.00 a Genova, alla Biblioteca Universitaria di Via Balbi, 40 nell’ambito del Festival della Scienza (in corso a Genova fino al 3 novembre) Luca Carra incontra Cristiana De Filippis, matematica, vincitrice nel 2024 dell’European Mathematical Society Prize, con cui converserà sul tema Matematica non standard - Racconto di una protagonista. Qui maggiori informazioni.
🗓️Dal 24 ottobre al 3 novembre a Genova a Palazzo Reale, Teatro del Falcone,
Via Balbi, 10 nell’ambito del Festival della Scienza il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Milano con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Roma Sapienza terrà un laboratorio sulle Scienze della Terra per studenti, insegnanti e appassionati: Un mondo di segreti - La Terra: magie e misteri di un pianeta delicato. Qui maggiori informazioni.
🗓️ Domenica 27 ottobre a Padova il museo di Storia della Fisica Giovanni Poleni dell’Università di Padova propone la visita guidata alla mostra Radioattività. Dalla natura alla tecnologia, organizzata dal Museo della radioattività e aperta fino al 31 ottobre. Qui maggiori informazioni.
🗓️ L’1, 2 e 3 novembre a Milano il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci propone Halloween al Museo, laboratori, osservazioni, esperimenti, giochi di ombre, cibi che brillano al buio e larve al tegamino. Qui maggiori informazioni.
Questa settimana, a seguito degli attacchi arrivati sui media e sui social, è stato ritirato l’emendamento di Luciano Ciocchetti (Fratelli d’Italia) che mirava a sanare, finalmente, quei divieti sugli animali usati a fini scientifici, introdotti in Italia come ulteriore restrizione rispetto alla già molto avanzata Direttiva UE. Stessa fine ha fatto l’identico l’emendamento del partito AVS.
L’Italia sembra sempre più voltare le spalle alla ricerca: non solo investimenti economici scarsissimi, ma anche normative penalizzanti. È proprio questo il caso della normativa italiana sulla protezione degli animali utilizzati in ricerca: pur essendo stata scritta in recepimento di una Direttiva europea, contiene importanti limitazioni (unica in Europa), che nulla hanno a che fare con il benessere animale, ma rappresentano un forte ostacolo alle attività dei ricercatori che decidono di restare a svolgere le loro attività in Italia. Bastano gli insulti di una minoranza molto vocale a cancellare le necessità del mondo della scienza.
Ricordiamocene, quando leggiamo i soliti approfondimenti sul terribile problema della “fuga dei cervelli” (costata all’Italia circa 134 miliardi negli ultimi 13 anni) e, almeno, non fingiamo stupore.