Influenza aviaria nei bovini in aumento negli USA. Niente allarmismi, ma l'ennesimo avvertimento: la salute degli animali ci riguarda, tutti.
Cronache della ricerca #314
Tutto è iniziato a marzo, quando è stato identificato negli USA un ceppo di influenza aviaria ad alta patogenicità, H5N1 (2.3.4 4b), in alcuni bovini da latte.
Si tratta di un ceppo che ha iniziato a diffondersi nel 2020 con gli uccelli migratori in molte parti dell’Africa, dell’Asia e dell’Europa, causando estese morie di uccelli. Nel 2021 gli stessi virus sono passati nel Nord America e nel 2022 nel Sud America.
Il documento congiunto FAO-OMS di aprile 2024 segnala che nel frattempo è aumentata la frequenza di segnalazioni di infezioni in animali marini e terrestri diversi dagli uccelli: negli Stati Uniti sono state riscontrate infezioni in capre e mucche da latte e il ceppo H5N1 (2.3.4 4b) è stato identificato nella maggior parte dei casi. Infine, di nuovo in USA, l’evento più clamoroso per la sua numerosità: casi di infezioni da H5N1 in bovini da latte appartenenti a 67 diversi allevamenti in nove diversi Stati ed elevate concentrazioni virali nel latte prodotto. L’ennesima occasione per ricordarci che la salute umana, quella animale e quella dell’ambiente sono legati indissolubilmente e che solo la sanità pubblica può mettere in campo sistemi di sorveglianza e di risposta efficaci, tenendo a bada anche inutili allarmismi.
Ne scrive Stefania Salmaso, epidemiologa, già direttrice del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Istituto Superiore di Sanità.
📖 Quella dell’editoria scientifica è un’industria ipertrofica, cresciuta a spese dei meccanismi di produzione culturale della scienza. Un’industria dai profitti enormi e senza margini di rischio, capace di farsi credere indispensabile da chi la ingrassa credendo di non avere alternative. Come dice Richard Smith nella presentazione del libro Sul pubblicare in medicina, di Luca De Fiore (Il Pensiero Scientifico, 2023), gli editori delle riviste scientifiche sono aziende petrolifere che non devono fare la fatica di scavare buche: c’è qualcun altro che regala loro la benzina. Loro poi la rivendono a prezzi altissimi, per di più agli stessi che gliel’hanno regalata. Vi sembra normale? Alla comunità scientifica no. Perciò sono anni che cerca di inventare scappatoie. Spoiler: finora, nessuna ha funzionato. Tutto il sistema delle pubblicazioni fa acqua. Andrebbe ripensata la ricerca per restituirle la sua vera priorità, quella del bene dei pazienti, e non degli interessi economici e politici di altri attori del sistema sanità. La recensione del saggio è di Silvia Bencivelli.
🔬Un articolo recentemente pubblicato su Nature indaga in modo approfondito le prime fasi dello sviluppo del tumore del pancreas.
Analizzando campioni di tessuto sano del pancreas di pazienti sottoposti a chirurgia, il gruppo di ricerca ha osservato che in ogni campione di tessuto sano di pancreas erano presenti diversi gruppi di cellule che sono a tutti gli effetti dei precursori di un tumore. La maggior parte presentava mutazioni nel gene KRAS, già noto come driver dello sviluppo tumorale, che sono quindi presenti fin dall’inizio. Inoltre, precursori distanti anche pochi millimetri possono avere mutazioni in KRAS diverse, oppure condividono tra di loro la mutazione in KRAS ma non le altre mutazioni: significa che ogni precursore è un evento casuale e indipendente dagli altri. Quello che questo studio ci dice quindi è che questi precursori in effetti non sono ancora dei futuri tumori, almeno non tutti, ma delle popolazioni di cellule già "iniziate" all'interno delle quali si potrà, forse, selezionare un clone che poi darà origine a un tumore clonale. Ne scrive Ettore Meccia, biologo molecolare e ricercatore presso l'Istituto Superiore di Sanità.
🐘Il presidente del Botswana ha offerto di trasferire 20.000 elefanti in Germania e Regno Unito per far sperimentare la convivenza con questi animali, e i danni che possono causare. È la risposta a una nuova proposta di legge a protezione di questa specie. Oggi gli elefanti rappresentano il caso di maggior successo, insieme ai leoni, delle politiche di conservazione dell’ambiente in Africa, sostenute dall’attività delle associazioni ambientaliste e da finanziamenti da parte dei paesi ricchi. Attualmente, sono oltre 400.000, distribuiti su un’ampia area dell’Africa meridionale. Quasi un terzo è in Botswana, il Paese che ha applicato con maggior rigore le politiche di protezione; tuttavia meno della metà si trova nei parchi e nelle aree protette, gli altri si sono diffusi sul territorio nazionale, distruggendo i raccolti e l’habitat.
Sembrano problemi lontani che non ci riguardano, ma non è così: in Italia, gli orsi introdotti in Trentino hanno ripopolato l’area in misura maggiore di quanto inizialmente previsto. In un mondo in cui vivono otto miliardi di esseri umani mentre gran parte della fauna selvatica è a rischio di estinzione, è possibile trovare un modo per raggiungere situazioni di coesistenza? Ne scrive Stefano Nespor.
Segnalazioni e appuntamenti
📖Essere costantemente aggiornati sulla letteratura scientifica è fondamentale per chiunque lavori nel campo della salute. Ma non tutto è oro quello che è pubblicato su una rivista. Come valutare un articolo scientifico? Quali sono i suoi trabocchetti? Che cos’è la lettura critica? Quali sono gli strumenti a disposizione per la lettura critica dell’articolo scientifico? Le risposte per imparare in modo semplice a decidere se affidarsi o meno a quanto si legge in letteratura nell’ebook Lettura critica dell’articolo scientifico, di Pietro Dri, pubblicato da Zadig (4,99 euro). Disponibile in formato ePub e Kindle. Qui maggiori informazioni.
🗓️ Lunedì 17 giugno, alle 19.00, webinar gratuito organizzato da Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica (FFC Ricerca) sulla condizione di portatore sano di una malattia genetica. Il webinar è rivolto a medici e mediche di medicina generale, ostetricia e ginecologia, genetica medica, pediatria e ostetrici/che. Qui maggiori informazioni.
🗓️ Martedì 18 giugno ore 18.30 a Lodi alla Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università Statale di Milano nono appuntamento dell’evento DIECI per 100: cento anni di ricerca UNIMI raccontati da dieci oggetti simbolo. Questa volta l’oggetto è la statua miologica di un ariete di Spagna, ovvero un preparato anatomico che rappresenta l’intera struttura muscolare dell’animale. È appartenuta ad un esemplare maschio adulto della razza Merinos, una razza di pecore viaggiatrici, che dal Medio Oriente arrivarono in Spagna attraverso il Marocco già in epoca romana. Qui maggiori informazioni.
🗓️ Apre il 27 giugno a Torino, a Palazzo Madama la mostra Change! Ieri, oggi, domani. Il Po una mostra che intende approfondire il tema della crisi climatica, offrendo una visione sinottica dei cambiamenti millenari lungo il percorso del fiume Po, paradigma di quanto sta avvenendo su scala mondiale. Qui maggiori informazioni.
🗓️ Sono aperte le iscrizioni al primo congresso internazionale sulla durata delle strutture di supporto dei pannelli solari, che si terrà il 20 novembre all’Università di Parma. Il CINSA, in collaborazione con il RI.SE Research Institutes of Sweden, sta conducendo il principale programma di ricerca internazionale sulla corrosione dei metalli, iniziato nel 2022 e con termine il 2032. I primi risultati della sperimentazione saranno discussi presso l'Unità Locale CINSA di Parma. Qui maggiori informazioni.
Il libro di Luca De Fiore sulle storture dell’editoria scientifica e dei meccanismi malati generati dal comandamento del publish or perish ci restituisce una immagine della scienza lontana dal mito. “Una scienza senza maiuscola”, per usare il titolo di un altro bel libro sul tema di Daniela Ovadia e Fabio Turone. Per vedersi pubblicare un articolo scientifico non si viene pagati, anzi normalmente si paga, e non poco. Si pubblica troppo, e inevitabilmente molte cose irrilevanti, quando non errate, se non addirittura inventate. Nella sua recensione Silvia Bencivelli dice giustamente che questa impietosa radiografia è solo un tassello di un ripensamento necessario della pratica scientifica, soprattutto dei meccanismi di valutazione che spingono a questa bulimia di pubblicazioni. Scienza in rete se ne occupa da tempo e ritornerà a farlo a breve. E senza far pagare gli autori, anzi pagandoli se vivono di scrittura. E senza far pagare nemmeno i lettori. Diciamo che seguiamo le regole dei primitivi studiati da Marcel Mauss: doniamo, aspettandoci un dono a nostra volta.