Conservare la natura funziona. Su Science valutazione positiva dei risultati degli interventi a salvaguardia delle specie.
Cronache della ricerca #309
Siamo ancora in tempo: possiamo salvare le specie a rischio di estinzione e ripristinare ecosistemi danneggiati, regalando loro una nuova vitalità. E molto è già stato fatto, grazie alle azioni di conservazione: che funzionano, come dimostra uno studio pubblicato su Science.
Troppo spesso, di fronte ai crescenti tassi di scomparsa di specie (sono 44.000 quelle che rischiano di estinguersi secondo la IUCN, Unione internazionale per la conservazione della natura) si rischia di vedere solo il bicchiere mezzo vuoto, e di giungere all’errata conclusione che sia inutile investire soldi e tempo per la conservazione. Niente di più sbagliato: lavorare per la biodiversità premia e fa ottenere risultati tangibili. Lo dimostra un articolo pubblicato su Science lo scorso 25 aprile che ha analizzato l’efficacia degli interventi di conservazione su scala globale, dimostrando che agire a favore delle specie e degli ecosistemi funziona ed è estremamente più fruttuoso dell’inazione.
Ne scrive Laura Scillitani.
👩💻Che cosa è Software Heritage? Un’iniziativa creata per salvare il software dal diluvio del tempo. Immaginate le fotografie salvate su un vecchio computer, che magari ha smesso di funzionare: erano lì, ma adesso non si trovano o non si aprono, perché non esistono più i programmi con cui sono state salvate. Ma può essere perduto anche il software in sé e il codice che ne è l’incarnazione: rappresenta un patrimonio che rischia di scomparire, un bene comune che deve essere preservato. Per questo è nata Software Heritage, iniziativa aperta, non profit e multi-stakeholder, lanciata nel 2016 dall’istituto di ricerca francese Inria (Institut national de recherche en informatique et en automatique) in collaborazione con l’UNESCO, con l’obiettivo di archiviare, conservare e condividere tutto il codice sorgente pubblicamente disponibile. Una sorta di Arca di Noè per salvare i manufatti software dal diluvio del tempo, ma anche per offrire un punto di accesso unico a una vasta base di conoscenza tecnologica. Ne scrive Chiara Bodei, docente di Informatica all'Università di Pisa.
🥵L’Europa al momento è impreparata ad affrontare le conseguenze del cambiamento climatico. Questo emerge dal report European Climate Risk Assessment (EUCRA), che ha individuato e analizzato i 36 maggiori rischi climatici per l’Europa e li ha suddivisi in cinque gruppi: ecosistemi, cibo, salute, infrastrutture ed economia e finanza. Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente AEA, molti di questi rischi hanno già raggiunto livelli critici, che potrebbero diventare catastrofici in assenza di interventi rapidi. L’Europa meridionale è particolarmente esposta ai rischi dovuti al crescente impatto del caldo e della siccità sulla produzione agricola, sul lavoro all’aperto, sul turismo estivo e sugli incendi ed è già abbastanza calda perché le zanzare possano trasmettere malattie come dengue e chikungunya. Ne scrive Riccardo Lo Bue.
Appuntamenti e segnalazioni
🗓️ La manifestazione Pint of Science, dal 13 al 15 maggio 2024, porta alcuni dei più brillanti ricercatori nei bar di tutta Italia (21 città), dove potranno raccontare, sorseggiando una buona birra, le novità relative al loro ambito di studio a chiunque sia interessato. L’evento coinvolge 75 pub nelle tre serate del 13-14-15 maggio. Qui maggiori informazioni.
🗓️ Giovedì 16 maggio dalle ore 9.30 a Forlì al Campus Universitario di via Giacomo Della Torre (1 Aula 1.3 - Piano Terra - Pad. Morgagni-Gaddi) seminario Fiumi Ronco e Montone: indagine socio-idrica ad un anno dall’alluvione in Romagna, organizzato dal Campus Forlì dell’Università di Bologna in collaborazione con l’insegnamento di Sociologia dell’ambiente e del territorio dell’Università di Padova. Il seminario può essere seguito in presenza o a distanza. Qui per maggiori informazioni e per iscriversi.
🗓️ Il Medioevo di UniMi è un evento in due giornate che si tiene a Milano sabato 18 e domenica 19 maggio, organizzato dell’Università degli Studi di Milano in occasione della celebrazione del centenario e dedicato al Medioevo e alla Milano medievale. Il primo giorno in Università, il secondo in alcuni dei luoghi più importanti della storia e della cultura cittadina, i docenti della Statale proporranno decine di attività, per scoprire un Medioevo inaspettato. Qui maggiori informazioni e iscrizione agli eventi.
🗓️ Mercoledì 22 maggio 2024, ore 16:00 a Milano, in via Conservatorio 7 il Dipartimento di Studi internazionali, giuridici e storico-politici dell’Università degli Studi di Milano organizza la tavola rotonda “La trasformazione dei rapporti tra Occidente e mondo”, primo di quattro eventi tenuti nell’ambito del Centenario dell’Università. Tutti gli incontri sono preceduti da un breve concerto tenuto dai musicisti del Conservatorio di musica Giuseppe Verdi di Milano e si concludono con un aperitivo nel giardino della Facoltà, con accompagnamento musicale. Qui per maggiori informazioni e per iscriversi.
🏆Il CINSA (Consorzio Interuniversitario Nazionale per le Scienze Ambientali), con fondi messi a disposizione dal gruppo Agugiaro & Figna Molini S.p.A., bandisce un concorso per l’assegnazione di un premio di 2.500 euro per una tesi magistrale di corsi di laurea a indirizzo Ambientale, Agronomico, Forestale, Ingegneristico, Statistico, Matematico, di università presenti nelle tre regioni sede di impianti molitori del gruppo ovvero Emilia-Romagna, Umbria e Veneto. I progetti di tesi devono essere inviati entro il 30 Novembre 2024. Qui maggiori informazioni.
«Convincere i politici che la ricerca scientifica paga in sviluppo umano ed economico, soprattutto in questa stagione di grandi trasformazioni ambientali e tecnologiche. Non interrompere, ma rafforzare le collaborazioni internazionali fra scienziati di tutti i paesi per dare più chance alla pace. Mettere al centro la cultura scientifica e il pensiero critico per contrastare la disinformazione, il fanatismo e le discriminazioni sociali e di genere». È il programma del nuovo presidente del Gruppo 2003, Rocco De Nicola, professore di informatica e rettore dell’Alta Scuola IMT di Lucca. Come non condividerlo? In fondo è sempre stata anche la linea editoriale di Scienza in rete: la scienza per la pace, contro la disinformazione, le disuguaglianze e le discriminazioni. Buon lavoro a Rocco de Nicola, al Gruppo 2003 e a tutti noi. Specialmente a chi ci dimostra concretamente il suo sostegno con una donazione: grande o piccola, per noi è importante.