Crisi climatica: quali sono gli investimenti in ricerca e sviluppo più utili per affrontarla?
Cronache della ricerca #275
Per ridurre le emissioni di gas serra e limitare il riscaldamento globale, nei prossimi anni i governi di tutto il mondo saranno chiamati a prendere decisioni importanti sugli investimenti in Ricerca e Sviluppo. Il recente appello ai giornalisti dei 100 scienziati perché parlino delle cause e delle soluzioni della crisi climatica ha riscosso molta attenzione nell’opinione pubblica. Nei prossimi anni ci aspettano scelte importanti. Per rispettare l’accordo di Parigi sarà necessario mantenere la temperatura media al di sotto dei 2°C (o addirittura 1.5°C) in più rispetto ai livelli preindustriali.
In quest’ottica gli investimenti pubblici in ricerca sono fondamentali per promuovere il progresso tecnologico in tutti i settori, incluso quello energetico. Ma in quali tecnologie è bene concentrare gli sforzi per centrare gli obiettivi nel modo più efficace ed economico? In un recente articolo uscito su Nature Communications un gruppo di ricercatori ha provato a rispondere a questa domanda. Ha letto per noi lo studio Beatrice Bulgarelli.
Non saranno le reti neurali artificiali a darci la medicina di precisione. L'intelligenza artificiale sembrerebbe essere lo strumento perfetto per affrontare la complessità delle malattie. Ma nella medicina di precisione o “dei casi unici", il limite di ciò che può fare è ampiamente superato: l’intelligenza artificiale infatti fa affidamento su forme di apprendimento tratte da casi "analoghi" i quali, per definizione, non esistono nei casi unici. Lorenzo Farina, docente di bioingegneria elettronica e informatica all’Università di Roma Sapienza spiega le enormi differenze tra una rete di neuroni artificiali e l’incredibile complessità del cervello umano. E ci mette in guardia: antropomorfizzare le "reti neurali profonde" ci porterà solo a fraintendere ciò che l'intelligenza artificiale può davvero fare.
📖È opinione diffusa che, quasi senza accorgercene, siamo entrati nell’era della postverità, in cui è sempre più difficile distinguere il vero dal falso. Abbiamo recensito due libri che possono aiutare a difenderci. Siamo disorientati da un sovraccarico di notizie, fakenews e smentite, cosicché non è raro provare un certo imbarazzo se sentiamo il bisogno di formarci un’opinione sulla verità dei fatti. Il termine post-verità si riferisce a una «argomentazione, caratterizzata da un forte appello all'emotività, che basandosi su credenze diffuse e non su fatti verificati tende a essere accettata come veritiera, influenzando l'opinione pubblica» (Treccani). Ma è possibile riacquistare, con l’aiuto del metodo scientifico, un minimo di controllo della situazione? È ancora possibile riuscire a distinguere il vero dal falso?
Ci aiuta a farlo proponendoci proprio "otto brevi lezioni per esercitare il metodo scientifico ogni giorno" Jim Al-Kahlili, fisico e divulgatore scientifico, nel suo recente saggio Le gioie della scienza (Bollati Boringhieri), recensito per noi da Marco Taddia insieme a un classico sul tema: Quale verità? Mentire, fingere, nascondere (ripubblicato nel 2023 da La nave di Teseo), di Umberto Eco. Due consigli che vi proponiamo per le immancabili letture estive.
🥕A partire dall'autunno 2023, anche le varietà biologiche potranno seguire l’iter delle varietà convenzionali ed essere iscritte al Registro nazionale. Nell’ambito delle prove per l’iscrizione al Registro nazionale di nuove varietà vegetali, a fine settembre 2022 sono state infatti pubblicate le Direttive di esecuzione UE 2022/1647 e 2022/1648, che modificano le direttive risalenti al 2003 per quanto riguarda una deroga per le varietà biologiche delle specie di piante agricole e di ortaggi adatte alla produzione biologica. Le specie coinvolte sono orzo, mais, frumento tenero e segale per le piante agricole e carota e broccolo per gli ortaggi. Verranno così studiate la resistenza o la tolleranza alle malattie e l’adattamento alle diverse condizioni pedoclimatiche locali. Il mais, per esempio, verrà controllato per la sua resistenza ad Aspergillus flavus, fungo responsabile dell’accumulo nel seme di aflatossine, micotossine note per le loro proprietà genotossiche e cancerogene. Ha approfondito la questione su Scienza in rete Anna Giulini del Centro di ricerca Difesa e Certificazione del CREA.
Secondo la Commissione europea, non è possibile abolire totalmente la sperimentazione su modello animale entro questa legislatura. Il 25 luglio la Commissione europea ha pubblicato la risposta all’iniziativa dei cittadini europei Save Cruelty Free Cosmetics – Commit to a Europe without Animal Testing. L’iniziativa aveva diversi obiettivi, fra i quali arrivare alla totale abolizione all’uso di animali a fini scientifici entro il termine dell’attuale legislatura, richiesta decisamente preoccupante dal punto di vista della ricerca scientifica.
La comunicazione con cui la Commissione ha risposto, benché giuridicamente non vincolante, offre una panoramica del quadro legislativo e politico dell’UE sulla sperimentazione animale, proponendo una serie di azioni per la sua progressiva riduzione ma ritenendo impossibile la sua abolizione a breve termine. R4L riporta i punti principali della risposta della Commissione UE, secondo cui ad oggi il ricorso a modelli animali è inevitabile per comprendere i processi biologici o fisiologici più complessi coinvolti nella salute, nella malattia e nella biodiversità. La Commissione continuerà comunque a sostenere lo sviluppo di approcci alternativi con finanziamenti adeguati.
🗓️Segnalazioni
Oggi, due agosto 2023, è l’Overshoot Day, vale a dire il giorno in cui abbiamo superato le risorse a disposizione del nostro Pianeta. L’iniziativa, appoggiata da molte associazioni e centri di ricerca, nella sua simbolicità vuole anche diffondere la conoscenza delle soluzioni a questo stato di crisi ambientale. Leggi qui per saperne di più: https://www.overshootday.org/
Il Research Institute of Organic Agriculture (FiBL) ricerca per la sede europea di Bruxelles un responsabile delle politiche per l’agricoltura sostenibile e le questioni europee. La candidatura va presentata entro il 10 settembre 2023, per maggiori informazioni www.fibl.org
Con questo numero di Cronache della ricerca salutiamo le nostre lettrici e i nostri lettori per la pausa estiva, augurandovi buone vacanze e dandovi appuntamento per la fine di agosto, quando saremo nuovamente con voi. Grazie per l’attenzione con cui ci seguite, e in particolare a chi anche quest’anno ha voluto supportarci con una donazione. Scienza in Rete vuole fare di più, seguire meglio i tanti temi che riguardano la scienza, l’ambiente e la salute. Ma per far questo ha bisogno del vostro aiuto. Contribuisci anche tu a Scienza in rete. Grazie fin da ora.