Decreto Caivano e salute mentale: perché fare prevenzione a scuola è urgente
Cronache della ricerca #279
La scuola è ricominciata da poco: una buona occasione per ricordare quanto la prevenzione del disagio minorile inizi nelle aule. Alcuni recenti casi di cronaca, che hanno visto minorenni e giovani adulti coinvolti in gravi reati hanno scosso l’opinione pubblica; il governo ha risposto con il decreto Caivano, recante misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile. Ma il decreto è interamente basato sulla repressione: manca, nelle nostre istituzioni, un approccio preventivo al disagio. E la scuola potrebbe e dovrebbe avere un ruolo fondamentale in questo campo. Sofia Vineis, esperta in interventi educativi nell’area del disagio e della devianza minorile, ci spiega quali sono i problemi, gli strumenti, le opportunità.
🔬È stato reso noto il Piano Amaldi-Maiani per arrivare allo 0,75% del PIL in ricerca pubblica. Per aumentare gli investimenti in ricerca in modo da agganciare il resto dell’Europa, bisogna aggiungere 6,4 miliardi di euro nel periodo 2024-2027 ai fondi già programmati dalla legge di bilancio 2022, non particolarmente generosa con il mondo della ricerca. È quanto propone il Piano quadriennale 2024-2027 per la ricerca pubblica pubblicato il 6 settembre sul sito dell’Accademia dei Lincei. Il documento, anticipato da Ugo Amaldi il 4 luglio durante il simposio La ricerca pubblica e il futuro dell’Italia alla presenza della ministra del MUR Anna Maria Bernini, è una riformulazione del precedente piano quinquennale 2023-2027 comunicato al governo Draghi a luglio 2022, ma rimasto senza seguito a causa delle elezioni anticipate. Ne scrive Sergio Cima.
Perché non possiamo ancora archiviare Covid-19, ma dobbiamo continuare ad occuparcene. Si è tentato più volte di lasciarci alle spalle un’esperienza degna del peggior romanzo distopico (circa 770 milioni di casi registrati ufficialmente in tutto il mondo e circa 18 milioni di decessi stimati), ma a quanto pare la preconizzata convivenza con i virus della famiglia non si è ancora stabilizzata e ci vorrà un arco di tempo dell’ordine di diversi anni per arrivarci. L’obiettivo è dunque quello di una persistenza endemica con la circolazione virale che si manifesti in andamenti prevedibili, per esempio ciclicità annuali o stagionali, come per i virus influenzali. Per questa ragione, mentre il numero di casi in Italia è in aumento, è necessario limitare l'impatto delle infezioni agendo su due fronti, non alternativi tra loro: ridurre la quota delle persone tornate parzialmente suscettibili e limitare le probabilità di emergenza di nuove varianti. Lo spiega l’epidemiologa Stefania Salmaso, che ha diretto il Centro Nazionale di Epidemiologia dell’Istituto Superiore di Sanità.
Un piccolo gruppo di geni che alcuni di noi hanno ereditato dall’uomo di Neanderthal - e dalle sue relazioni amorose con i nostri antenati sapiens - ci espone oggi al rischio di sviluppare il Covid in forma grave. È questa la conclusione dello studio Origin dell’Istituto Mario Negri, presentato ieri a Milano e pubblicato sulla rivista iScience. Condotto con una sofisticata tecnica di analisi del DNA, lo studio ha infatti individuato un aplotipo contenente tre geni neandertaliani, vicini fra loro, «certamente collegati alla gravità della malattia, e la cui presenza nel genoma spiega perché il virus può colpire in modo gravissimo anche soggetti giovani e senza altri fattori di rischio» spiega Giuseppe Remuzzi, direttore del Mario Negri. Lo studio conferma quanto ipotizzato da Svante Pääbo, lo scienziato premio Nobel che ha decifrato il DNA dei Neanderthal. Con una piccola, ma importante precisazione: lo studio non dice nulla sul fatto che i geni neandertaliani siano prevalenti nel bergamasco… è solo stato realizzato su un campione di persone residenti in questa zona. Ne ha scritto per noi Margherita Fronte.
📺 Se giovedì scorso non hai potuto seguire in diretta il webinar su etica e medicina oggi, con Giovanni Boniolo, Paolo Vineis e Luca Carra, se ti interessano temi come la reale partecipazione dei cittadini alle scelte pubbliche, l'accompagnamento delle persone nel fine vita, il problema dell'identità nelle varie fasi della vita e di fronte a disabilità cognitive, puoi riascoltare anche subito il webinar sul sito di Scienza in rete. La discussione si è svolta intorno al saggio di Boniolo Decidere, morire, essere nella medicina di oggi, di Mimesis Edizioni. Nel saggio Boniolo propone tra l'altro sistemi per prendere decisioni sulla vita pubblica che coinvolgono realmente i cittadini, attraverso la formazione di gruppi di rappresentanti dei cittadini che sono informati in modo da poter decidere con reale consapevolezza.
I premi indetti annualmente dall’associazione Animal Research Tomorrow (ART), assegnati a giovani scienziati e scienziate, hanno lo scopo di sostenere la ricerca scientifica responsabile (ART Awards for 3R) e la trasparenza (ART Awards SciComm, dedicato a progetti di comunicazione in tema di sperimentazione animale). Research4life ha più volte avuto modo di parlare con vincitori e vincitrici del premio per farsi raccontare i loro progetti. Questa volta è il turno di Aurora Montali, vincitrice di uno degli ART Award for 3R 2023 per la sua ricerca dedicata all’uso del baco da seta come possibile modello per lo screening di nuovi antibiotici.
Segnalazioni e appuntamenti
⭐Clarivate ha pubblicato il 19 settembre il suo elenco annuale di Citation Laureates: un gruppo selezionato di ricercatori di classe Nobel in linea per il Premio Nobel, identificati dall'analisi presso l'Institute for Scientific Information. Quest'anno il fisico italiano Federico Capasso, dell'Università di Harvard, è uno dei 23 ricercatori premiati nella prestigiosa lista Citation Laureates. È riconosciuto “per la ricerca pionieristica sulla fotonica, sulla plasmonica e sulle metasuperfici, nonché per i contributi all’invenzione e ai miglioramenti del laser a cascata quantistica”. Due anni fa Giorgio Parisi veniva nominato nella lista, prima di ricevere il Premio Nobel lo stesso anno. L'annuncio del Premio Nobel per la Fisica di quest'anno avverrà il 3 ottobre.
🔬Jianguo Hou, presidente dell’Accademia cinese delle Scienze, ha siglato mercoledì 20 settembre a Roma un protocollo d'intesa con l'Accademia dei Lincei, rappresentata dal presidente Roberto Antonelli. L’accordo prevede una collaborazione per promuovere comuni iniziative scientifiche e rafforzare i rapporti tra le comunità scientifiche italiana e cinese. In particolare, è previsto lo sviluppo di attività congiunte e coordinate su temi specifici con la partecipazione di scienziati dei due Paesi, lo scambio di scienziati di spicco, visite a istituti e laboratori, workshop, seminari e simposi.
🗓️ Venerdì 22 settembre parte a Trieste la nuova edizione di Trieste Next, il festival della ricerca scientifica locale, con più di 100 eventi, 300 relatori e relatrici da tutto il mondo. Il tema di quest’anno è Un mondo nuovo. Scienza, cultura e innovazione per un futuro sostenibile e se ne parla da diverse prospettive: cosa accadrà alle relazioni, all’identità, all’amore in un epoca dominata dall’intelligenza artificiale? Qual è l’impronta ecologica della ricerca scientifica e come possiamo ridurla? Come possiamo accelerare la transizione ecologica e digitale?
🗓️ Sabato 23 settembre dalle 10 alle 18 si tiene a Novara, nel quartiere Sant’Agabio, il Festival della Salute, un’intera giornata dedicata alla prevenzione e promozione della salute. Tra le numerose realtà che parteciperanno ci sarà l’Università del Piemonte Orientale, con numerosi progetti tra cui l’Aging Project, che promuove un invecchiamento sano attraverso uno stile di vita corretto.
🗓️ Dal 26 settembre al 1° ottobre torna a Milano la Green Week, per rilanciare ecologia e verde urbano come strumenti per il benessere e la resilienza della città. Le molte iniziative verdi coinvolgono tutti i soggetti impegnati nella salvaguardia dell'ambiente, del verde e della biodiversità: un modo per affermare l'importanza del verde di prossimità, dei giardini e dei viali alberati, delle piazze intese come luoghi di aggregazione, della condivisione degli spazi. Il 27-28 diretta streaming su Scienza in rete degli eventi in programma al Museo di Storia naturale di Milano.
🗓️ Giovedì 26 settembre alle ore 17.30 presso l’Aula magna dell'Università di Siena verrà presentato il progetto di recupero sostenibile dell’Antica Serra equatoriale ottocentesca con la sostituzione dell'attuale impianto a metano in pompa di calore. Oltre a consentire di vedere con i propri occhi la Serra, l’incontro è rivolto a creare il necessario supporto alla realizzazione del progetto, in parte finanziato da MPS. Per i dettagli a questo link.
🗓️ Venerdì 27 settembre alle ore 11 in diretta Zoom webinar Innovazione Biotech: potenzialità e timori etici, organizzato dall’associazione Women&Tech. Un incontro che esplora il futuro delle biotecnologie, concentrandosi sulle sue potenzialità, ma anche sui relativi aspetti etici e cercando di capire meglio le paure e le resistenze che l’innovazione biotech genera, particolarmente in Europa e in Italia. Partecipano Maria Pia Abbracchio, Luca Carra, Gianna Martinengo, Paola Sangiovanni, Elena Sgaravatti.
🗓️ Venerdì 29 settembre dalle 18 alle 23.30 in occasione della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, il Museo Nazionale di Scienza e Tecnologia di Milano organizza una serata tra laboratori, visite guidate, musica, performance e incontri con le persone che ogni giorno si occupano di ricerca, scienza e società. In particolare alle ore 19 in Sala Colonne Luca Carra discuterà con Roberto Vacchiano, di Unimi, di boschi, della loro capacità di rinascere e di come possiamo prenderci cura di loro.
Luca Carra - Direttore
Questa settimana sono particolarmente numerosi gli eventi e le segnalazioni che portiamo alla vostra attenzione, per favorire come sempre lo scambio tra l’attività dei ricercatori e i cittadini. Abbiamo anche dato spazio a temi attuali e importanti, come il recente decreto che vorrebbe combattere il disagio minorile, ma non va oltre la repressione, e il nuovo aumento dei casi di Covid-19, che non ci lascia tranquilli.
Per fare sempre meglio il nostro lavoro abbiamo bisogno della tua partecipazione, dei tuoi consigli e se puoi anche di un aiuto concreto. Scrivici a info@scienzainrete.it, e contribuisci con una libera donazione. Grazie per la tua attenzione!