Giornata mondiale senza tabacco: puntiamo i riflettori sulle nuove strategie dell'industria del fumo rivolte ai giovani
Cronache della ricerca #312
Oggi, 31 maggio, è la giornata mondiale senza fumo di tabacco. Il consumo di tabacco resta in Italia il primo fattore di rischio per la salute. Paolo D’Argenio, medico di sanità pubblica, traccia un quadro poco conosciuto e molto inquietante delle articolate strategie messe in atto dall’industria del tabacco per promuoverne il consumo - e invertire il trend che lo vede da anni in forte calo - ricorrendo a dispositivi alternativi alle sigarette, intesi come meno nocivi.
Di conseguenza, il trend in diminuzione del fumo in Italia si è di fatto arrestato, mentre aumenta l’uso di dispositivi, particolarmente elevato tra i giovani e i giovanissimi. L’industria del tabacco sta così raggiungendo i suoi scopi: rendere dipendenti dal tabacco le nuove generazioni ed evitare l’uscita dalla dipendenza dei fumatori che vogliono smettere.
🌉Nei giorni scorsi la rubrica "Data Room" di Milena Gabanelli sul Corriere della sera è stata dedicata al Ponte sullo Stretto: con una parte sugli studi scientifici sul rischio sismico che lo renderebbero un'opera azzardata. Peccato che le fonti e le argomentazioni utilizzate abbiano rivelato gravi errori e approssimazioni. Si può pensare quello che si vuole sul Ponte, essere giustamente cauti e prendere il tempo che ci vuole prima di passare alla fase esecutiva del progetto. Ma per favore riportiamo con serietà quello che dice la scienza. Come nota Chiara Sabelli, che ha passato al vaglio le affermazioni contenute nell’articolo, i due autori portano una serie di argomenti per dimostrare che il progetto del 2011, quello da cui è ripartito il governo Meloni per riavviare la realizzazione del ponte nel 2023, e l’aggiornamento presentato a ottobre scorso dal consorzio Eurolink, incaricato di costruire il ponte, non considerano adeguatamente il rischio sismico che minaccerebbe la struttura. Tuttavia, gli argomenti proposti da Gabanelli e Affinito sono estremamente deboli, quando non del tutto falsi. La valutazione di un’opera tanto complessa, e costosa, è necessariamente multidimensionale e Sabelli non ha l’ambizione di farne qui una esaustiva. Vuole solo sottolineare che se l’iniziativa ha dei limiti, questi non vanno cercati dove non ci sono.
👨👩👧👧Nel mondo oggi quasi una donna su dieci non può scegliere se usare o meno metodi contraccettivi. Ogni giorno 800 donne muoiono durante il parto, altre 200 non possono prendere decisioni sulla propria salute né dire di no ai rapporti sessuali con il marito o il partner. Su un altro fronte, l’omofobia costa al mondo 126 miliardi di dollari all’anno, mentre il miglioramento delle condizioni legali per le persone LGBTQIA+ è associato a un aumento di 2.000 dollari del PIL pro capite. Questi sono solo alcuni dei dati contenuti nell’ultimo rapporto dell’United Nations Population Fund (UNFPA), il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, uscito ad aprile scorso. Il rapporto, stilato ogni anno, ci racconta in modo puntuale le diverse condizioni di vita delle donne a livello mondiale. Ne emerge che fattori come il genere, le condizioni socio-economiche, l’etnia, l’orientamento sessuale, la disabilità, continuano a essere motivo di discriminazioni e stigmatizzazioni, oltre a contribuire alle disparità nell’accesso all’assistenza sanitaria.
Ne scrive su Scienza in rete Marzia Ferrace.
In che condizioni vivono gli animali utilizzati nella ricerca? Gli stabulari che ospitano gli animali usati per la ricerca sono luoghi chiusi agli esterni: per ragioni di sicurezza anche sanitaria, può accedervi solo personale autorizzato. Questo può far sorgere molte domande sul benessere degli animali che vi vivono: ma le norme europee sulle caratteristiche e i requisiti per l’alloggiamento degli animali sono molto precise e aggiornate con regolarità sulla base delle nuove conoscenze acquisite. Leggi l’articolo approfondito su Research4life.
Appuntamenti e segnalazioni
🗓️Oggi Venerdì 31 maggio alle ore 20.45 a Pisa, nella Gipsoteca dell’Università, l’astronomo Sirio Belli dell’Università di Bologna terrà una conferenza aperta al pubblico intitolata Alla scoperta delle prime galassie: da Galileo al telescopio spaziale James Webb. Qui maggiori informazioni.
🗓️ Martedì 4 giugno alle ore 18 a Milano, al Museo di Storia Naturale Meravigliose creature. La diversità della vita come non la conosciamo dialogo tra Stefano Mazzotti, direttore del Museo di Storia Naturale di Ferrara, e Marco Ferraguti, docente di Evoluzione biologica all’Università di Milano. Qui maggiori informazioni.
🗓️ Mercoledì 5 giugno alle 17.30 a Milano, all’Università degli Studi, Via Sant’Antonio 12, Sala Napoleonica ESPosti alla plastica: il dipartimento di Scienze e politiche ambientali di UNIMI propone un’iniziativa volta a condividere con la società civile una riflessione sul tema della plastica e su alcuni dei recenti risultati di ricerche riguardanti il suo uso, il riciclo e gli effetti del rilascio in ambiente. Qui maggiori informazioni.
🗓️ Lunedì 17 giugno, alle 19.00, webinar organizzato da Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica (FFC Ricerca) sulla condizione di portatore sano di una malattia genetica. È raro che una persona sappia di essere portatrice sana di una patologia, ed è importante che il mondo medico possa fare chiarezza sul come e quando sia opportuno indagare questa condizione. Intervengono Francesca Faravelli, direttrice dell’UOC Genomica e Genetica Clinica dell’IRCSS Ospedale Pediatrico Giannina Gaslini e Carlo Castellani, direttore scientifico di FFC Ricerca. Il webinar è gratuito, ed è rivolto a medici e mediche di medicina generale, ostetricia e ginecologia, genetica medica, pediatria e ostetrici/che. Qui maggiori informazioni.
📖 Nella Giornata mondiale senza tabacco, segnaliamo che è disponibile in formato ePub e Kindle l’ebook Interventi di disassuefazione dal fumo edito da Zadig, che risponde a una serie di domande importanti: quali sono i metodi per smettere più facilmente di fumare? Quale strategia è meglio adottare nelle diverse persone? Come valutare quanto forte è la dipendenza dalle sigarette? Come consigliare rispetto al trattamento psicologico o farmacologico? Quali sono le opzioni e come vanno seguite nel tempo? Le risposte a queste e altre domande in un pratico ebook sul tema, curato da Silvia Emendi. Qui maggiori informazioni.
Il 31 maggio l’Oms celebra la Giornata mondiale senza tabacco e naturalmente è l’occasione per diffondere i dati aggiornati sulle prevalenze dei fumatori e fumatrici e dare conto del successo (o del fallimento) nello smettere di consumare tabacco. E non sono bei risultati, se è vero che in Italia il fumo rimane il primo fattore di rischio per la salute, responsabile del 20% delle morti nelle persone sotto i 70 anni.
Soprattutto sono cambiate percezioni, politiche e strategie di mercato, per cui alla riduzione della vendita di sigarette ha fatto da controtendenza l’aumento delle vendite dei prodotti alternativi: tabacco riscaldato, sigarette elettroniche e i sacchetti di nicotina, disponibili in centinaia di sapori diversi. Non sembra di fumare, ma danno lo stesso dipendenza.
Se alla fine del secolo scorso i danni da fumo non potevano più essere nascosti e l’industria del tabacco per difendere i propri interessi non poteva fare altro che puntare sulla difesa della libertà di scelta, tanto che c’è stato un vero e proprio crollo del numero di sigarette vendute, oggi assistiamo a una inversione di rotta: il trend di riduzione del fumo si è arrestato.
L’industria del tabacco, infatti, ha cambiato strategia e ora punta a convincere che questi nuovi prodotti sono meno pericolosi del fumo tradizionale. Punta anche a sostenere che le aziende che producono sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato sono protagoniste virtuose dell’economia, fanno crescere il Pil, sostengono l’occupazione supportando l’intera filiera del tabacco. Non paghe di aver interrotto il calo delle vendite, mantenuto la dipendenza e richiamato consumatori, hanno ottenuto anche sgravi fiscali e una nuova immagine pubblica. C’è da farci un pensiero.
Mi pare che l'articolo sia esaustivo se lo scopo è informarci sulle strategie di marketing di una industria che tenta di recuperare quote di mercato e ricordarci che la politica strizza sempre l'occhio ai portatori di soldi .
Un pò di dati statistici sulle vendite dei prodotti a base di tabacco e nicotina.
Mi pare superfluo e parziale il rimarcare che Big Tobacco venda un prodotto che genera dipendenza dimenticando che parimenti fa l'industria del vino e degli alcolici in genere così come Big Farma con buona parte dei suoi prodotti.
Di scientifico (come ci si attende dal sito in cui pubblicate) non leggo purtroppo nulla.
Mi attendevo una sconfessione dei mirabolanti effetti della assenza di combustione unita al design degli Iqos store ma non c'è.
Quindi al momento per come la vedo io c'è che Iqos dice che il tabacco riscaldato da dipendenza ma è meno dannoso delle sigarette tradizionali mentre i suoi detrattori dicono che da dipendenza e basta.
Cosa provoca i tumori specifici dei fumatori, la nicotina o i veleni della combustione?
Il fumo del tabacco riscaldato è dannoso ? se si quanto rispetto alle sigarette tradizionali?
Domande del genere, la cui risposta non dovrebbe che essere scientifica, non vengono trattate e quindi sapere che Big Tobacco ce la sta facendo a recuperare i clienti persi poco ci eccita.
Utile sarebbe sapere se lo sta facendo con un prodotto dannoso per la salute (la dipendenza di per sé non lo è necessariamente) o meno dannoso o addirittura innocuo.
Buongiorno,
Il fumo è un problema enorme, come l'inquinamento e molto altro. Per il tumore del polmone si potrebbe e dovere fare di più. Ho varie proposte razionali e scientifiche, mi piacerebbe parlarne con tutte le associazioni interessate ai tentativi razionali per tentare la soluzione del problema. Scientificamente vorrei confrontarmi con esperti in pet.
Vincenzo Vigna
vincenzovigna@libero.it