Il Sole è un pianeta o una stella? Cresce la percentuale di chi risponde giusto, ma secondo il report Observa il 40% ancora non lo sa
Cronache della ricerca #301
Sarà presentato il prossimo 18 marzo l'Annuario Scienza Tecnologia e Società 2024 di Observa, che raccoglie vent'anni di dati per fornire una panoramica delle dinamiche e delle tendenze più significative nei rapporti tra scienza, tecnologia e società. C’è una buona notizia: migliora l'alfabetismo scientifico in Italia. Il più recente annuario Observa Science in Society dice che la società italiana ha considerevolmente aumentato le conoscenze scientifiche di base negli ultimi vent'anni. Dal 2007 il gruppo Observa sottopone a un campione di 1.000 persone le seguenti affermazioni, per saggiare il grado di "alfabetismo scientifico":
- gli elettroni sono più piccoli degli atomi
- gli antibiotici uccidono sia i virus che i batteri
- il Sole è un pianeta.
Dal 2018 si sono aggiunte due affermazioni:
- l’azoto è l’elemento più diffuso nell’aria;
- il bit è l’unità di misura di quantità di informazione.
Banale dire quali sono vere e quali false, diranno le nostre lettrici e lettori. In realtà non così tanto. Alle prime tre affermazioni oggi risponde correttamente più del 60% del campione, rispetto a percentuali che variavano dal 38 al 50% (per quella sul Sole) nel 2007. Sulle due aggiuntive (azoto e bit) nei cinque anni esaminati pure si naviga intorno al 50% del campione. «È confortante vedere che le cose migliorano, ma è anche preoccupante sapere che il 40% degli interpellati non sa che il Sole è una stella e che ai virus gli antibiotici non fanno un baffo», ha commentato Luca Carra, nella recensione dell’annuario pubblicata su Scienza in rete.
🏭I paesi ricchi stanno riducendo le loro emissioni di gas serra: nel 2023 del 4,5% rispetto al 2022. Eppure a livello globale le emissioni continuano a crescere (anche se meno): del 1,1% nello stesso periodo. Perché? Per colpa del carbone, soprattutto in Cina, dove però al contempo è stata prodotta molta energia rinnovabile e veicoli elettrici. E hanno fatto bene a farlo: senza tecnologie pulite le emissioni sarebbero state tre volte più alte! Ma sono sempre e comunque gli Stati Uniti ad avere la quantità di emissioni pro capite maggiore (anche della Cina). E se tornerà Trump, le cose potrebbero essere ben peggiori: un’analisi di Carbon Brief stima che il ritorno eventuale di Trump comporterebbe «4 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente in più entro il 2030, che causerebbe un danno globale di più di 900 miliardi di dollari». Ne scrive su Scienza in rete Jacopo Mengarelli.
📖Le comunità energetiche rinnovabili segnano una svolta nella produzione e nel consumo di energia, puntando su fonti sostenibili e su una distribuzione decentralizzata. Gli incentivi economici, come i contributi a fondo perduto del PNRR, facilitano l'adozione di queste soluzioni che, oltre a diminuire le emissioni di CO2,contribuiscono all'indipendenza energetica. Una strategia che promuove l'innovazione e la responsabilità ambientale. Il libro Comunità Energetiche - Esperimenti di generatività sociale e ambientale (New Fabric, 2024), di Giuseppe Milano offre una panoramica dettagliata e approfondita sulle comunità energetiche rinnovabili. La loro filosofia di fondo è da un lato di rendersi autonomi dal punto di vista dei consumi energetici, dall’altro quello di arrivare addirittura a erogare in rete le eccedenze, passando da uno schema centralizzato a uno distribuito della generazione e del consumo di elettricità, vuoi che questo avvenga per iniziativa d’un singolo, di un condominio (come il caso pionieristico di autoconsumo di Pinerolo) o di comunità territoriali più ampie. La recensione di Luca Carra.
Organoidi realizzati a partire dalle cellule staminali contenute nel liquido amniotico. Nell’intento di indagare lo sviluppo fetale ed eventuali patologie congenite e individuare un approccio terapeutico personalizzato. È il risultato di uno studio, recentemente pubblicato su Nature Medicine, che apre la strada a un nuovo tipo di organoidi, finora mai realizzati. Come spiega un approfondimento pubblicato su Research4life, i ricercatori sono riusciti ad analizzare per la prima volta le cellule contenute del liquido amniotico, individuando le staminali tessuto-specifiche che permettono lo sviluppo dell’epitelio di polmoni, rene e intestino. Coltivate in 3D, queste cellule si sono sviluppate in organoidi, cioè strutture che ricapitolano alcune caratteristiche tipiche dell’organo e che, provenendo da un organismo ancora in via di sviluppo, potrebbero consentire di monitorarne la crescita, individuando precocemente eventuali anomalie. Il gruppo di ricerca ha in particolare sviluppato un organoide che ricapitola una rara malattia, l’ernia diaframmatica congenita, evidenziandone il potenziale per monitorare lo sviluppo del feto e valutare l’approccio terapeutico migliore in caso di patologie.
Appuntamenti e segnalazioni
❤️Nel giorno del Pi greco (il 14 marzo, indicato all’anglosassone come 3/14) a partire dalle 3,14 è stato ricordato Pietro Greco, giornalista scientifico di Zadig, collega e amico prematuramente scomparso. L’iniziativa, dell’associazione Nuova civiltà delle macchine, di Forlì, ha voluto in particolare ricordare l’opera di Greco più importante, il saggio La scienza e l'Europa, con l'obiettivo di proporre una riflessione che proietti questi temi verso il futuro. All’evento hanno contribuito con interventi, oltre al presidente dell’associazione Roberto Camporesi, Eva Benelli, giornalista di Zadig, Elena Gagliasso, filosofa della scienza, Marco Di Tommaso, economista, e Lucia Votano, fisica, già direttrice dei laboratori di fisica del Gran Sasso. La registrazione dell’incontro è disponibile sul canale YouTube dell’associazione.
🗓️ Martedì 19 marzo alle 18.30 a Milano, nello spazio Mosso Milano in via Angelo Mosso, 3 si terrà il sesto evento della serie Dieci per cento, il centenario dell’Università degli Studi di Milano ricordato attraverso dieci oggetti. Questa volta l’oggetto è un sacchetto di terra di migrante, rinvenuto tra i resti del drammatico naufragio del 18 aprile 2015 nel canale di Sicilia e facente parte dei reperti studiati dal LabAnOF. A riflettere su migrazioni e diritti umani, Marilisa D’Amico, prorettrice alla Legalità, trasparenza e parità di diritti, Danilo De Angelis, medico legale, Paolo Inghilleri, psicologo sociale e Milena Santerini, pedagogista. Qui per maggiori informazioni e per iscriversi.
🗓️Dal 20 al 22 marzo Milano ospiterà la 14° edizione della European Breast Cancer Conference (EBCC14), organizzato dal Breast Cancer Group di EORTC (European Organisation for Research and Treatment of Cancer) in partnership con EUSOMA (European Society of Breast Cancer Specialists) ed Europa Donna. Qui il programma del congresso.
🗓️Lunedì 25 Marzo alle ore 17.00 a Parma, in Strada G. Cavestro n.3, c/o Le Village by CA Parma si tiene il convegno Da Punti a Rete… Connettività ecologica & Fruibilità sociale degli ecosistemi boschivi del “Consorzio Forestale KilometroVerdeParma”. Qui per maggiori informazioni e per iscriversi.
Un articolo su Nature a firma di Lisa Messeri e Molly Crockett mette in guardia dai rischi associati all'uso dell’intelligenza artificiale nella ricerca scientifica, vista la tendenza da parte dei ricercatori a sopravvalutarne la capacità di comprensione, attribuendole qualità superumane. Gli autori mettono in luce come spesso i ricercatori vedano strumenti come Chat GPT e affini come se fossero oracoli, in grado di leggere e analizzare la letteratura scientifica più esaustivamente degli umani. O come arbitri, capaci di valutare le scoperte scientifiche con maggiore oggettività. E concludono invitando a usare l’IA per quello che può veramente fare, evitando l’illusione che questa possa rimpiazzare competenze cognitive superiori che non ha.
«Bene Chat, GPT, grazie del riassunto. E tu cosa ne pensi delle conclusioni degli autori dello studio?»
«Concordo sul fatto che l'entusiasmo per le potenzialità dell'IA non dovrebbe oscurare la consapevolezza dei suoi limiti e dei rischi associati. L'idea che l'IA possa essere vista come un'entità superumana rischia di portare a una fiducia eccessiva nei suoi risultati, senza un adeguato scrutinio critico. L’articolo di Nature è un invito a non sottovalutare l'importanza del giudizio umano, della diversità di pensiero e dell'etica nella scienza, aspetti che l'IA, per quanto avanzata, non può sostituire».
«Grazie delle tue riflessioni».
«Di nulla, sono qui per questo! Se hai altre domande o argomenti su cui vorresti discutere, sentiti libero di chiedere».
Poveri noi.
Che tristezza! L'ignoranza scientifica (e non solo) regna sovrana. Ma a qualcuno questa situazione fa comodo...
Come diceva Confucio, "L'ignoranza è la notte della mente, una notte senza luna né stelle"