La crisi sanitaria a Gaza e l'assordante silenzio delle riviste mediche statunitensi
Cronache della ricerca #313
La catastrofe provocata dagli ormai otto mesi di guerra a Gaza (oltre 35.000 morti, sfollamento forzato di 1,7 milioni di persone e almeno 450 attacchi alle strutture sanitarie, che hanno lasciato solo 15 dei 36 ospedali di Gaza in qualche modo funzionanti) coinvolge molteplici ambiti della medicina e della sanità. Lo sfollamento di civili e la restrizione all'ingresso e alla distribuzione degli aiuti umanitari hanno creato le condizioni per una grave malnutrizione acuta e per una carestia imminente e hanno provocato un netto aumento delle malattie trasmissibili.
Poiché rispondere alle crisi di salute pubblica dovrebbe essere un imperativo morale oltre che un dovere professionale per chi opera in campo medico, colpisce l'assenza di discussione circa l'attuale crisi sanitaria a Gaza nelle riviste mediche accademiche con sede negli Stati Uniti, paese che pure storicamente ha svolto un ruolo di primo piano nella regione. Si sono mosse in modo diverso le riviste internazionali: un articolo pubblicato su JAMA denuncia la mancanza di discussione e sottolinea l'importanza di un dialogo critico basato sulle prove, invitando le riviste mediche a superare l'autocensura e affrontare apertamente le crisi sanitarie legate ai conflitti. Ne scrive Simonetta Pagliani.
👨⚖️Due nuove norme che riguardano l’uso dei dati personali stanno causando discussioni nella comunità scientifica italiana. La prima è una modifica dell’articolo 110 del Codice dei dati personali, che apparentemente semplifica la raccolta di dati per la ricerca medica, ma in realtà la limita. La seconda è l’articolo 8 del disegno di legge sull’intelligenza artificiale, che prevede un regime di semplificazione per l’uso anche secondario dei dati necessari alla ricerca medica e altri settori, riconoscendo la rilevanza dell'interesse pubblico.
Il disegno di legge sull’IA, annunciato recentemente dal Governo, punta a semplificare l’uso dei dati per la ricerca medico-scientifica consentendo l’utilizzo dei dati particolari indicati dall’articolo 9 GDPR (altrimenti vietato), senza che sia necessario chiedere il consenso del paziente proprio per via della prevalenza dell’interesse collettivo alla salute - a patto che siano rispettate le norme etiche e regolamentari. Un cambiamento che potrebbe segnare un'importante svolta nella gestione dei dati per la ricerca medica, estendendo le facilitazioni anche oltre l’ambito dell’IA. Ne scrive su Scienza in rete Giuseppe Gennari, giudice del tribunale di Milano e cofondatore della Società italiana di biodiritto.
🏥Quello della sostenibilità ambientale della sanità è un tema da anni al centro della attenzione degli addetti ai lavori e dei decisori. Particolarmente rilevante è il tema della sostenibilità degli ospedali, che sono notoriamente energivori: il consumo specifico di energia in ospedale è circa tre volte rispetto a quello per uso abitativo. Con queste premesse, diventa importante ragionare su come integrare l’analisi della sostenibilità ambientale degli ospedali con quella della loro sostenibilità gestionale, intesa sia come sostenibilità economica (legata ai costi rispetto al finanziamento complessivo della sanità pubblica), sia quella organizzativa legata al personale. Le due dimensioni della sostenibilità ambientale e della sostenibilità gestionale vanno presidiate contemporaneamente e tutte le azioni che migliorano l’una e l’altra dovrebbero essere perseguite in via prioritaria. Una di queste azioni è tanto concettualmente banale quanto trascurata nei fatti ed è la riduzione nel numero degli ospedali e la concentrazione delle loro attività maggiormente energivore in tutti sensi. Ne scrive Claudio Maffei.
🌅Il 5 giugno si è celebrata la Giornata Mondiale dell’Ambiente. In questa occasione la newsletter di Formica Blu ha intervistato Luca Carra, riprendendo i temi trattati nel long form pubblicato su Scienza in rete in occasione dell’anniversario dell’alluvione in Emilia Romagna e proponendo una riflessione sulle misure preventive più importanti da adottare per proteggere l’ambiente dai rischi legati agli eventi climatici estremi.
Nel mondo, non solo la ricerca ma anche gli interventi di xenotrapianto (ossia il trapianto di organi di specie diverse dalla nostra) sta proseguendo in modo molto attivo. Questo campo di studi potrebbe risolvere, un giorno, un problema enorme per la sanità: la mancanza di organi sufficienti a rispondere alle necessità delle migliaia di persone in attesa di trapianto d’organo, e che ne hanno bisogno per sopravvivere. Dal punto di vista della ricerca, gli aspetti da indagare sono svariati – così come le potenzialità di questo approccio ma anche, inevitabilmente, i problemi che si stanno evidenziando man mano che iniziano a essere eseguiti gli interventi, anche su pazienti vivi. Research4life fa un punto sui risultati raggiunti finora, così come sulle criticità emerse, concentrandosi sugli xenotrapianti di rene e cuore, al momento i più avanzati, eseguiti su pazienti vivi negli ultimi anni.
Appuntamenti e segnalazioni
✍️Sono aperte le iscrizioni al corso di formazione a distanza per giornalisti Comunicare la medicina. Le sfide della ricerca sul cancro e come raccontarle, organizzato e realizzato dalla Fondazione Pezcoller in collaborazione con Zadig. Il corso, che nasce dalla necessità di fornire ai giornalisti gli strumenti per migliorare le capacità comunicative nel campo della ricerca sul cancro, è gratuito e attribuisce 4 crediti formativi. Qui maggiori informazioni e iscrizione.
🏆L’Ufficio Europeo dei brevetti (EPO) ha annunciato i tre finalisti del Premio per i giovani inventori (YIP – Young Inventor Prize), rivolto ai giovani innovatori di età non superiore ai 30 anni che propongono invenzioni in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. I tre finalisti 2024 contribuiscono alla sostenibilità ambientale, all'accessibilità sanitaria e ai progressi tecnologici per gli ausili alla mobilità: si tratta dell’ucraino Valentyn Frechka, dell’olandese Rochelle Niemeijer e del gruppo di inventrici tunisine Khaoula Ben Ahmed, Ghofrane Ayari, Souleima Ben Temime e Sirine Ayari. Qui maggiori informazioni.
🗓️Mercoledì 12 giugno 2024 a Milano alle ore 16:00 nell’ambito del ciclo Diritti, democrazie e trasformazioni globali. Conversazioni nel giardino di via Conservatorio, organizzato dalla Facoltà di Scienze politiche, Economiche e Sociali dell’Università degli Studi di Milano, conversazione con l’ambasciatore Riccardo Sessa, presidente della Società italiana per l’Organizzazione internazionale che sarà l’ospite d’onore del dialogo “Potere, diritto e (dis)ordine internazionale”, via Conservatorio 7, AULA 6. Qui maggiori informazioni e iscrizione.
🗓️ Lunedì 17 giugno, alle 19.00, webinar gratuito organizzato da Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica (FFC Ricerca) sulla condizione di portatore sano di una malattia genetica. È raro che una persona sappia di essere portatrice sana di una patologia, ed è importante che il mondo medico possa fare chiarezza sul come e quando sia opportuno indagare questa condizione. Intervengono Francesca Faravelli, direttrice dell’UOC Genomica e Genetica Clinica dell’IRCSS Ospedale Pediatrico Giannina Gaslini e Carlo Castellani, direttore scientifico di FFC Ricerca. Il webinar è gratuito, ed è rivolto a medici e mediche di medicina generale, ostetricia e ginecologia, genetica medica, pediatria e ostetrici/che. Qui maggiori informazioni.
🗓️ Si terrà dal 17 al 23 giugno il festival Cinema e Ambiente di Avezzano (AQ): il tema
individuato quest’anno è quello degli Estremi, che affronta le sfide e
le crisi globali, sia ambientali sia sociali, che caratterizzano il
nostro tempo. Qui maggiori informazioni.
Bene, siamo al momento del voto alle europee, e allora noi di Scienza in rete abbiamo estratto dalla lista dei 740 candidati italiani, i 41 che sono, o sono stati, ricercatori, sperando di non averne dimenticato nessuno. Eccoli qua, con tanto di CV. Non è detto che un ricercatore o una ricercatrice sappiano fare politica meglio - che so - di una che ha fatto il professionale. Ma insomma, qualcosa vorrà pur dire aver studiato, aver acquisito un metodo, e avere la pazienza di applicarlo allo studio di un fenomeno. Ve li presentiamo in ordine alfabetico, dalla farmacologa Maria Pia Abbracchio e l’economista Pier Giorgio Ardeni al forestale Giorgio Vacchiano e l’ingegnere nucleare Giuseppe Zollino. Leggete la lista di questo pezzo di Italia, che speriamo porterà con profitto le ragioni della scienza a Strasburgo.
Quali sono le vostre fonti di informazione relativamente a gaza?
https://www.fdd.org/analysis/2024/06/07/new-report-determines-percentage-of-civilian-casualties-has-fallen-sharply-in-gaza/