La guerra ha effetti devastanti sui bambini, insufficienti le convenzioni internazionali: dal BMJ una proposta per dire "ora basta"
Cronache della ricerca #324
L’apparato di norme internazionali e convenzioni umanitarie non riesce a proteggere efficacemente gli adulti, ma ancora meno i bambini. Un articolo sul British Medical Journal fa il punto sui devastanti effetti dei conflitti sulle vite dei bambini e delle bambine, a partire dalla situazione a Gaza. E lancia la proposta di un vertice globale per ottenere interventi più efficaci e risolutivi.
«Il gran numero di morti tra i bambini a Gaza continua a fornire l'esempio più tragicamente evidente di questa realtà. Più in generale, le istituzioni internazionali e le norme umanitarie si sono rivelate impotenti nel prevenire le vittime civili di massa in vari contesti, tra cui l'Ucraina, il Sudan e il Tigray», scrivono sul British Medical Journal Zulfiqar Bhutta, Georgia Dominguez e Paul Wise, ripercorrendo fatti e numeri della devastante risposta militare da parte di Israele all’attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre. Gli autori avanzano una proposta forte: dare vita a un vertice globale, pragmatico e in grado di coinvolgere in modo significativo le comunità colpite e altri attori essenziali. Obiettivo: rivedere con urgenza le attuali risoluzioni e le linee guida delle Nazioni Unite, concentrandosi su quanto può garantire la protezione e l'evacuazione dei bambini dalle zone di conflitto. Ne scrivono Eva Benelli e Maurizio Bonati.
🏭Per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, i governi di tutto il mondo stanno adottando varie politiche di decarbonizzazione. Sono volte al raggiungimento degli obiettivi dell'accordo di Parigi, il cui successo dipende in modo rilevante dall'attuazione di politiche climatiche efficaci a livello nazionale.
Un'analisi pubblicata su Science di circa 1.500 politiche climatiche ne ha individuato 63 che hanno portato a riduzioni significative delle emissioni, diminuendole in media del 19%. Lo studio sottolinea l'importanza dei policy mix, ovvero della combinazione di diversi strumenti, tra cui meccanismi basati sul prezzo del carbonio, regolamentazioni e sussidi. Secondo gli autori, i policy mix risultano essere molto più efficaci nel ridurre le emissioni rispetto all'adozione di singole politiche isolate: la maggior parte (70%) delle riduzioni significative delle emissioni sono risultate abbinate a due o più politiche. Ne scrive Riccardo Lo Bue.
🌳Nonostante le gravi conseguenze dei cambiamenti climatici, come l’attuale alluvione in Emilia-Romagna, è bene ricordare che “Non è la fine del mondo”. Un’analisi spassionata dei dati ci dice infatti che, se facciamo quello che l’attuale crisi climatica ci impone, saremo la prima generazione a lasciare il mondo in uno stato migliore di come lo abbiamo trovato. Hanna Ritchie, scienziata ambientale, senior researcher all’Università di Oxford e vice direttrice di Our World in Data, nel saggio Non è la fine del mondo (Aboca) ci spiega che le soluzioni sono possibili. Il negazionismo ambientale e climatico è completamente infondato, perché il problema dell’inquinamento e quello del riscaldamento globale sono assai seri, e richiedono misure radicali. Altrettanto infondata, tuttavia, è la convinzione che ormai non vi sia più nulla da fare, perché staremmo andando verso il disastro. Ma attenzione: non sempre quelle che a molti di noi paiono le scelte migliori sono anche le più efficaci. Un libro, secondo il Guardian, pieno di soluzioni utili e pragmatiche, tanto che, conclude, “c’è bisogno di lei e di persone come lei”. A condizione, naturalmente, che studiamo le varie questioni basandoci sui dati, e non su idee preconcette. Come fa l’autrice, che si appoggia esclusivamente a serie storiche di dati solidi e scientificamente accertati. Per ammonirci, prima di tutto, sulle conseguenze negative del catastrofismo ampiamente diffuso fra gli ambientalisti, specialmente per i giovani. La recensione del saggio è di Luciano Butti.
💰La Società Italiana di Scienze Naturali ha lanciato un progetto di crowdfunding il cui titolo è Diamond Open Access: scienze naturali accessibili a tutti. Il progetto riguarda il finanziamento della pubblicazione delle storiche riviste Natural History Sciences (ex Atti), Rivista Italiana di Ornitologia e Natura in un momento particolarmente difficile per l’associazione, legato a problemi con i finanziamenti. La campagna durerà un paio di mesi ed è stata lanciata lunedì 16 settembre. Il crowdfunding prevede delle ricompense per chi dona e il “tutto o niente”: questo significa che o si raggiunge la somma necessaria o si restituisce tutto ai sostenitori, con l’dea che i soldi chiesti siano proprio quelli che servono per raggiungere lo scopo dichiarato. Qui si può consultare il progetto.
La ricerca ha messo sempre più in luce le abilità cognitive e sociali dei maiali, ma anche molte somiglianze anatomiche, fisiologiche e genetiche con la nostra specie, che li hanno resi un importante modello in molti campi di studio biomedici. Research4Life evidenzia alcune delle applicazioni che trovano sia nella ricerca di base sia in quella applicata. L’articolo completo su Research4Life.
Appuntamenti e segnalazioni
🗓️ Le iscrizioni chiudono il 30 settembre: restano meno di due settimane per iscriversi al corso Comunicare la scienza istituito dalla Fondazione UNIBS insieme all'Università degli Studi di Brescia, Scienza in rete, e con il patrocinio dell'INFN. Il corso si terrà dal 25 ottobre 2024 al 23 marzo 2025, tutti i venerdì pomeriggio in presenza a Brescia e i sabati online. Tra i docenti Silvia Bencivelli, Patrizia Caraveo, Marco Cattaneo, Roberta Villa, Enrica Battifoglia, Francesca Scianitti, Marco Castellazzi, Chiara Sabelli, Cristina Da Rold, Margherita Fronte, Michela Moretti, Roberto Defez e la redazione di Scienza in rete al completo con Eva Benelli, Sergio Cima, Natalia Milazzo, Anna Romano, Jacopo Mengarelli, Riccardo Lo Bue, Laura Scillitani. Sarà anche un’occasione per conoscerci! Qui per informazioni e per iscriversi.
📖 Negli ultimi anni si è assistito a una diffusione quasi epidemica dell’uso di sigarette elettroniche. Come sono fatte? Quali rischi comportano per la salute? Quali sono i rischi del fumo passivo delle sigarette elettroniche? È vero che le sigarette elettroniche potrebbero essere utili per smettere di fumare? Che cosa prevede la normativa italiana sulle sigarette elettroniche? Questi i punti principali presi in esame nell’ebook di Zadig Sigarette elettroniche e salute, di Elena D’Alessandro, basato sulla normativa e letteratura scientifica. Disponibile per ePub e Kindle a 4,99 euro.
🗓️ Martedì 24 settembre a Milano, via Angelo Mosso 3, il decimo incontro del progetto Dieci per 100: cento anni di ricerca UNIMI raccontati da dieci oggetti simbolo promosso dall’Università degli Studi di Milano. L’oggetto #10 è la superficie algebrica di Kummer: un modello didattico in gesso della seconda metà dell’Ottocento che rappresenta la forma di una superficie algebrica così come la vedremmo nello spazio tridimensionale. Qui maggiori informazioni.
🗓️ Giovedì 26 settembre a Roma il convegno Il tempo dei papà presenta la proposta di riforma organica dei congedi parentali messa a punto dal progetto 4e-parent, per favorire il coinvolgimento dei padri nelle cure di figli e figlie, con una paternità accudente e responsiva. Qui maggiori informazioni.
🗓️ Da venerdì 27 settembre a domenica 13 ottobre a Bergamo ventiduesima edizione di BergamoScienza, festival di divulgazione scientifica organizzato dall’Associazione BergamoScienza: diciassette giornate animate da conferenze, spettacoli, concerti e laboratori – tutti gratuiti. Attraverso le parole di premi Nobel e scienziati di fama internazionale, il Festival condurrà il pubblico in un viaggio alla scoperta delle infinite sfaccettature dell’intelligenza. Qui maggiori informazioni.
🗓️ Da giovedì 3 a sabato 5 ottobre a Novara al campus Perrone (via Perrone 18) congresso Aging in progress: dalla ricerca di base all’applicazione sul territorio, sui più importanti temi relativi all’invecchiamento, organizzato dal Dipartimento di Medicina Traslazionale dell’Università del Piemonte Orientale nel contesto del Progetto di Eccellenza Aging Project. Mentre il 3 e il 4 il congresso discute a livello specialistico, il 5 ottobre l’incontro è dedicato ai cittadini. Qui maggiori informazioni.
👩💻Giovedì 10 ottobre alle ore 16 ripartono i webinar del giovedì di Scienza in rete: Eva Benelli incontra Marco Boscolo per discutere del suo recente saggio La bianca scienza. Spunti per affrontare l’eredità coloniale della scienza (Eris). Il webinar si può seguire in diretta sul sito o sul canale YouTube di Scienza in rete.
🗓️Da venerdì 11 a domenica 13 ottobre a Padova settima edizione del CICAP Fest 2024, dedicato al tema Misurare il mondo. L’inaugurazione della manifestazione sarà l’11 ottobre su Conoscere per deliberare, in collaborazione con l’Ufficio del Parlamento europeo a Milano. Il CICAP Fest EDU, dedicato alle scuole, si terrà invece online da lunedì 7 a giovedì 10 ottobre 2024. Qui maggiori informazioni.
🏆Sono aperte fino a lunedì 11 novembre le candidature alla seconda edizione del Premio Cnr per la Citizen Science: Biblioteca Guglielmo Marconi, che mira a valorizzare e supportare le iniziative di public engagement che coinvolgano cittadini e scienziati in attività di ricerca collaborativa. Possono concorrere enti pubblici o privati di ricerca (con sede legale in Italia) e organizzazioni non profit. Qui maggiori informazioni.
Dopo il centro Europa, ecco di nuovo l’Emilia-Romagna, e le Marche, sott’acqua, spesso negli stessi luoghi dell’alluvione dello scorso maggio, che abbiamo raccontato nel longform “Dopo l’alluvione dell’Emilia Romagna va ripensato tutto”. A me però non sembra di vedere tutto questo ripensamento, che dovrebbe consistere nel comprendere la natura climatica di questi eventi estremi, quindi accelerare la decarbonizzazione, e riconoscere che la cementificazione dei territori e dei suoi corsi d’acqua va affrontata alla radice. Ma per i giornali la parola di oggi è “maltempo”, quella di domani sarà “eroi” e “angeli del fango”. Per il governo la priorità è smontare il Green Deal, “troppo ideologico”; per Confindustria bisogna rallentare la decarbonizzazione per evitare la deindustrializzazione, nonostante Mario Draghi abbia ripetuto anche ieri che «la decarbonizzazione è una fonte di crescita, non un ostacolo». Intanto il ministero dell’Ambiente, a dieci mesi dall’approvazione del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, non ha ancora varato gli organi esecutivi per farlo funzionare, previsti per marzo 2024. Il ministro della Protezione civile Nello Musumeci, invece, attacca la Regione Emilia-Romagna sulla paternità dei ritardi nei lavori post alluvione. Il clima cambia, la cattiva politica no.
Le soluzioni esistono :
Ritiro degli israeliani dalle terre palestinesi come dettata dalla risoluzione ONU 242, riconoscimento reciproco delle rispettive sovranità, abbattimento delle connotazioni religiose dalle rispettive posizioni ideologiche, cessazione immedita della guerra che, da parte israelita NON rispetta le esigenze imposte dell’ONU… queste sono le soluzioni. Ma entrambi i governi hanno fatto la scelta di condannare i loro popoli al terrore, sia gli israeliani (alias israeliti) che i palestinesi alla serenità hanno preferito la perversione. Forse è il loro dio reciproco che lo vuole.