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Avatar di rossano salvatori

C'è chi si indigna per l’Urus. Un SUV da 600 cavalli, 250.000 euro, dichiarato “auto per la famiglia” con il sostegno di fondi pubblici. Un simbolo dell’eccesso, del lusso che abbaglia e evidenza le diseguaglianze. Papa Francesco, nella sua enciclica Laudate Deum, lo cita esplicitamente come emblema di un consumismo sfrontato, esaltato paradossalmente come esempio di innovazione e creatività nazionale.

Il riferimento è forte, netto, quasi provocatorio. Ma è anche, a ben vedere, funzionale: l’Urus serve da esempio eclatante per rendere visibile un problema sistemico che altrimenti resterebbe sommerso, come l’iceberg sotto la linea dell’acqua. Non è una crociata contro un singolo oggetto, ma un invito a interrogarci su quale tipo di progresso stiamo celebrando.

E allora rilanciamo la provocazione:

non dovremmo fermarci all’Urus. Il vero problema non è il dinosauro tecnologico da prima pagina, ma la normalità che lo ha reso possibile. Un’“auto media” da 2000 cc, capace di superare di slancio i limiti di legge, è davvero necessaria per andare al lavoro, portare i figli a scuola ,fare la spesa o andare in villeggiatura?

Siamo immersi in un’evoluzione tecnica che ha smarrito il criterio della misura. Come i dinosauri, anche certi oggetti della tecnologia crescono fino a diventare sproporzionati, ingestibili, e infine insostenibili. Ma a differenza dell’evoluzione naturale, questa non è cieca: è guidata da scelte industriali, logiche di mercato e soprattutto desideri. Desideri coltivati, indirizzati, instillati.

La sfida allora non è “colpire l’estremo”, ma ridefinire l’ordinario. Ripensare la mobilità, l’efficienza, il senso stesso di “innovazione”. Non più sinonimo di velocità, peso e potenza, ma di leggerezza, equilibrio, sobrietà.

Sì, l’Urus è un simbolo. Ma il vero cambiamento avverrà quando smetteremo di costruire iceberg, non solo quando ne

elimineremo la punta.

..e stiamo solo parlando di automobili.,.

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Avatar di Angelo Pascale

Era un papa che faceva della fede cristiana un veicolo per espandere la coscienza del bene comune in tutte le sue eccezioni, si spera che il suo successore continui a seminare questa idea e coinvolga sempre più restii

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