L'auto elettrica da sola non basta: bisogna rimodellare il sistema della mobilità urbana
Cronache della ricerca #299
La quota di mercato delle auto elettriche sta crescendo progressivamente. Ma è questa la soluzione per rendere la mobilità più sostenibile? Ne abbiamo parlato con Sergio Savaresi, professore presso il Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano: la soluzione non è l’elettrificazione di tutto il parco veicolare oggi esistente, bensì il cambiamento del modello di mobilità, passando da moltissime auto private utilizzate poco a un modello basato sul car sharing, con poche auto molto utilizzate. Questo cambiamento è reso necessario dalle caratteristiche peculiari delle auto elettriche, in cui uno degli elementi più pesanti dal punto di vista ambientale è rappresentato dalla batteria. La batteria di un’auto elettrica può contenere circa 8 kg di litio, 35 kg di nichel, 20 kg di manganese e 14 kg di cobalto. Dati i costi e le criticità legate all’approvvigionamento di questi metalli, è necessario utilizzare tutta la vita utile della batteria.
Una batteria a litio può essere ricaricata circa 1.500 volte: considerando una batteria con un’autonomia reale di 500 chilometri, la vita della batteria sarebbe di circa 750mila chilometri. Se però pensiamo che un’auto privata percorre circa 10mila chilometri l’anno, c'è il rischio che un’auto elettrica possa essere rottamata avendo sfruttato solo una piccola parte della vita utile della batteria.
L'intervista è di Riccardo Lo Bue.
🤖Quando si pensa ai robot, spesso nell’immaginario collettivo li si dipinge come umanoidi, dotati di un notevole grado di autonomia, pronti a mettersi al servizio dell’essere umano, quando non a prenderne il posto o addirittura, se la fantasia prende un segno negativo, a ribellarsi e spodestarlo. Siamo piuttosto lontani dalla realtà. Come spiega Giulio Sandini, che dirige il dipartimento di Robotica, Scienze Cognitive e del Cervello dell’IIT, i robot ad oggi sono lontanissimi dall’avere autonomia e capacità di interazione con l’ambiente comparabili a quelle umane. Benché dotati di tecnologie complesse e molto interessanti, come sensori sempre più sofisticati per percepire l’ambiente esterno e attuatori sempre più veloci e precisi per muoversi, i robot che sembrano intelligenti potrebbero invece essere solo sistemi reattivi, che eseguono misure sensoriali (“cerca un bicchiere”) che hanno una conseguenza motoria (“afferra il bicchiere”). Manca l’intenzione, la capacità di prendere decisioni e questo fa capire quanto siano infondate le idee di robot che prendano il sopravvento sull’umano, che presuppone esattamente l’opposto. Nell’intervista, di Natalia Milazzo, Giulio Sandini spiega sfide, promesse e limiti della tecnologia robotica, aiutandoci a comprendere le profonde differenze tra l’intelligenza di un robot e l’intelligenza umana.
🥵Ormai non si può più dire (né credere) che il riscaldamento globale non esiste o che non è causato dall’uomo. Le evidenze sono schiaccianti da decenni e purtroppo, come previsto, stiamo già iniziando a osservarne gli impatti sul nostro benessere, molto mal distribuiti geograficamente e socialmente. La strategia dei negazionisti climatici è quindi cambiata: lo ha misurato il Center for Countering Digital Hate (CCDH) relativamente all’offerta mediatica di YouTube. Il nuovo negazionismo ora diffonde altri tipi di false informazioni: la scienza non sarebbe affidabile, le soluzioni proposte non funzionerebbero e tutto sommato non ci sarebbe molto da temere per gli impatti climatici. I messaggi del “nuovo negazionismo” sono passati da un 35% del totale nel 2018 a un 70% nel 2023; al contempo, quelli relativi al “vecchio negazionismo” sono scesi dal 65% al 30%. «La negazione della scienza è diventata insostenibile» afferma John Cook, uno dei principali ricercatori sullo scetticismo climatico. «Così, inevitabilmente, gli oppositori dell'azione climatica stanno strategicamente passando alla disinformazione che ha come obiettivo le soluzioni climatiche, al fine di ritardare la politica climatica». Ecco perché l’attività dei mezzi d’informazione, compreso YouTube, è essenziale. Ne scrive Jacopo Mengarelli.
🌳Il 27 febbraio è arrivato il via libera del Parlamento europeo alla Nature Restoration Law, la legge europea che prevede il ripristino degli ecosistemi. In bilico fino agli ultimi minuti prima della votazione, il testo è stato approvato con 329 voti favorevoli, 275 contrari e 24 astenuti. Poco prima l'Aula di Strasburgo aveva respinto la proposta di reiezione del provvedimento avanzata dal Ppe. Una vittoria auspicata, ma non piena: il regolamento approvato esce da più di un anno di trattative, che lo hanno fortemente indebolito nella sostanza. Il rischio è che gli obiettivi perdano così concretezza nell’attuazione. Le prospettive per il futuro nel commento di Laura Scillitani.
💊Il Forum Disuguaglianze e Diversità ha inviato una lettera a tutti gli europarlamentari della Commissione ENVI, la Commissione parlamentare europea per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, chiamati a discutere e approvare la proposta di direttiva sulla revisione della legislazione farmaceutica europea. Dopo la campagna Salute Bene Comune, che ha portato a inserire la proposta di un'infrastruttura pubblica europea per lo sviluppo di vaccini e farmaci tra le raccomandazioni del “Rapporto sulle lezioni della pandemia di Covid-19” votato dal Parlamento europeo a luglio, il Forum chiede ora agli europarlamentari della commissione ENVI di confermare la posizione approvata di recente e scrivere così la storia della sanità pubblica in Europa. Qui maggiori informazioni e il testo della lettera.
Andrea Bezze, vincitore del premio IPAM-Farmindustria 2023, racconta sul sito di Research4life la sua ricerca per lo sviluppo di un modello in vitro del glioblastoma, un tumore cerebrale molto aggressivo per il quale non è oggi disponibile un trattamento efficace. Ricreando la complessità del microambiente tumorale che ostacola la somministrazione dei farmaci, i ricercatori vogliono ora mettere a punto un modello che consenta di riprodurre nel modo più fedele possibile la situazione reale, così da ottimizzare le strategie terapeutiche.
Segnalazioni e appuntamenti
🗓️ È in corso a Milano il 29 febbraio e 1 marzo il Convegno internazionale RESPIRAMI – Recent advances on air pollution and health, in cui un panel internazionale illustra le ricerche più recenti sugli effetti dell’inquinamento dell’aria sulla salute polmonare, cardiaca, neurologica e sui tumori. La direzione scientifica del convegno è di Francesco Forastiere, Sergio Harari, Michal Krzyzanowski e Pier Mannuccio Mannucci. Qui il programma completo.
🗓️L’8 marzo si terrà a Milano la conferenza dedicata alle scuole superiori Un viaggio nella Fisica del nostro tempo, tra galassie lontane e particelle invisibili. L’iniziativa, organizzata dai volontari di AISF del comitato di Milano-Statale mira a promuovere la presenza femminile in ambito STEM, attraverso i percorsi di vita e carriera di due fisiche italiane che si sono affermate sul panorama internazionale: Lucia Votano, ex direttrice dei Laboratori del Gran Sasso, e Rita Sambruna, vicedirettrice della sezione di Astrofisica della NASA. Qui maggiori info.
🗓️ Mercoledì 20 marzo 2024 dalle ore 17,30-19.30 web meeting di Slow medicine - Choosing Wisely Italy e ISDE - Medici italiani per l’ambiente “Verso una Green Choosing Wisely Italy”, per migliorare la qualità delle cure e ridurre l’impronta ecologica dei servizi sanitari. Qui maggiori info.
La fisica quantistica Kseniia Minakova è passata l’anno scorso agli onori della cronaca per aver ricostruito il laboratorio di fisica della Università di Kharkiv (Ucraina) distrutto da un bombardamento russo. L’abbiamo intervistata anche noi di Scienza in rete dove ha espresso tutta la sua irriducibile adesione alla guerra di resistenza purtroppo ancora in corso. Sono passati mesi da quella intervista, in cui io a fine trasmissione mi auguravo, sprofondato nella poltroncina del mio ufficio milanese, la pace. Da allora sono rimasto in contatto con Kseniia, il cui nome significa “ospitale” o “straniera” (dal greco antico “xénos/ξένος” = ospite/straniero). Quest’anno Kharkiv è tornata sotto l’attacco di droni e bombe. Di nuovo crolli, morti, villaggi evacuati. Ho scritto a Kseniia per avere notizie, convinto che grazie ai suoi contatti internazionali fosse riparata in qualche laboratorio tedesco o polacco. “I can't leave the lab, it's all my life”, mi ha scritto. “Come stai? Non hai paura? E ora cosa stai facendo?” “I am okey. Prepare for tomorrow lecture. With kids. Online”. Ciao Kseniia, take care.
Per rendere concreto un progetto occorre un numero di elementi utili a non farlo sconfinare nella fantasia. Nella World’s Fair del 1939 a NY fu presentato dalla General Motors un gigantesco modello in scala della città del futuro dove i visitatori, su carrelli sopraelevati, potevano vedere in una quindicina di minuti la città trasformata in funzione delle automobili. Sono i grandissimi capitali e la finanza che determinano la trasformazione del mondo secondo un modello vorace di business. Sta accadendo con la AI, con la digitalizzazione, con l’auto elettrica. Sarà capace il capitale di modellare il mondo e l’opinione pubblica iin base alle sue mire affaristiche e così raggiungere anche gli obiettivi suggeriti dall’articolo?
Molto interessante ma allora perché installare batterie così ostenti e longeve?