Pesanti tagli all'Università: penalizzata soprattutto la ricerca di base, ma così regaliamo ricercatori all'estero e azzoppiamo il progresso tecnologico
Cronache della ricerca #331
In queste settimane, sul tema del finanziamento delle Università e della ricerca, assistiamo a un rimpallo di numeri nei comunicati della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) e del MUR (Ministero della Università e della Ricerca). Rocco De Nicola e Giovanni Dosi fanno chiarezza sui numeri, che mostrano il dissanguamento delle Università negli ultimi anni, e lanciano l’allarme sugli effetti che la riduzione potrà avere sui nostri atenei, ma anche sul Paese in generale. I tagli ai fondi di ricerca, sottolineano, in generale penalizzano soprattutto la ricerca di base, che nella storia è sempre stata una fonte - spesso non compresa - di innovazione. Inoltre, a causa dei tagli previsti, non riusciremo a trattenere i giovani sui quali abbiamo investito i fondi PNRR e regaleremo i frutti dei nostri investimenti ad altri Paesi, che da sempre apprezzano la qualità dei nostri studenti e ricercatori. Sussidieremo così la formazione dei migliori ricercatori di altri paesi. Ai danni del nostro.
😶🌫️Cosa succede, con il ritorno di Trump, per le azioni contro il cambiamento climatico? Gli effetti della vittoria di Trump, secondo un’analisi che CarbonBrief aveva condotto a marzo, porterebbero a 4 miliardi di tonnellate di emissioni in più negli Stati Uniti entro il 2030. D’altra parte, la decisione simbolo della lotta di Trump contro la transizione ecologica fu l’assurda uscita degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi sul clima. ll climatologo Micheal Mann, da parte sua, aveva dichiarato: «Una seconda presidenza di Trump significherebbe la fine per un'azione climatica significativa in questo decennio». L'articolo di Jacopo Mengarelli, riporta fra le altre cose l'elenco delle 112 dodici leggi ambientali che Trump cancellò o modificò da presidente al suo primo (e speravamo ultimo, mandato).
🐆Si è conclusa a Cali la COP16, il summit internazionale sulla biodiversità, ma senza i risultati concreti che ci si aspettava. Purtroppo, si è rimasti fermi su temi cruciali, in particolare quello dei finanziamenti. Nonostante l’obiettivo del piano globale per la biodiversità, il Global Biodiversity Framework, sia quello di investire 200 miliardi di dollari l'anno entro il 2030, si è ancora lontani dall’accordo su come costituire e gestire i fondi necessari; rimane un enorme divario, il "biodiversity finance gap", tra ciò che viene speso e quanto occorre per garantire un futuro alla natura e a noi stessi. Insomma, si esce da 12 giorni di contrattazione con poco di fatto, e ancora una volta il piano globale per la biodiversità rischia di essere una mera dichiarazione di intenti. Ma intanto stiamo perdendo a ritmi sempre più rapidi specie e ecosistemi. Le soluzioni ci sono, ma serve il coraggio e la volontà di investire per attuarle. Ne scrive Laura Scillitani.
🩺I programmi di screening spontanei per i tumori della prostata, a partire dalla misurazione dell’antigene prostatico specifico (PSA), offrono benefìci limitati. I risultati di un nuovo studio suggeriscono che non agiscono molto in termini di riduzione della mortalità a livello di popolazione, ma causano la sovradiagnosi in un numero elevato di uomini. Questo significa che a molti verrà diagnosticato e curato (con tutte le conseguenze delle cure) un tumore che non avrebbe in realtà mai dato sintomi né problemi. L'eventuale implementazione di programmi nazionali o regionali di screening organizzato per il tumore alla prostata deve avvenire quindi con molta cautela, per ridurre al minimo i danni dovuti alla sovradiagnosi, già molto diffusa in Europa e in Italia. Anche se l'utilizzo della risonanza magnetica in caso di valori di PSA alti dovesse ridurre la sovradiagnosi, non è ancora chiaro di quanto questa possa essere ridotta, ed è dunque fondamentale valutare attentamente i rischi e i benefici di questi programmi e monitorarli continuamente con studi di popolazione attraverso i registri dei tumori di popolazione. Ne scrivono Salvatore Vaccarella, dello IARC di Lione, e Luigino Dal Maso, del Centro di riferimento oncologico di Aviano.
Mercoledì 20 novembre ore 16
Webinar su Israele e Palestina in streaming
Segna la data: mercoledì 20 novembre alle ore 16 webinar in streaming di Scienza in rete. Eva Benelli dialoga con Arturo Marzano, docente di Storia e istituzioni dell’Asia all’Università di Pisa, autore del recente saggio Questa terra è nostra da sempre - Israele e Palestina. Se c’è una guerra reale con migliaia e migliaia di vittime, ce n’è anche un’altra virtuale, quella che sui social network e nel web vede contrapposti i sostenitori di Israele e quelli pro Palestina. Le fake news abbondano e la storia di questo conflitto è continuamente sottoposta a falsificazioni e strumentalizzazioni. È tempo di un fact checking che faccia finalmente chiarezza sulla questione.
Il webinar, aperto a tutti, si può seguire sul sito o sul canale YouTube di Scienza in rete.
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Segnalazioni e appuntamenti
🍎In molte malattie dovrebbero essere prescritti cambiamenti dietetici come trattamento di prima linea. Nella pratica clinica invece è raro che venga prescritto un intervento dietetico significativo. Spesso ciò non si verifica per una scarsa formazione degli operatori sanitari. Il corso di Zadig “Food is medicine” presenta le prove scientifiche più recenti che mostrano la relazione tra corretta alimentazione e progressione di malattie come il diabete di tipo 2, le malattie cardiovascolari e l'obesità. Con questo corso (5 crediti) si acquisiscono anche informazioni evidence based sulle differenze tra le diverse diete che vanno oggi di moda, come la dieta intermittente. Questo corso si rivolge a tutti gli operatori sanitari, che possono egualmente incidere sulle scelte alimentari delle persone. Qui maggiori informazioni.
🗓️ Da lunedì 11 a domenica 17 novembre si tiene a Milano Bookcity, evento che ha l’obiettivo di mettere al centro di una serie di eventi diffusi sul territorio urbano il libro, la lettura e i lettori. Il Museo Civico di Storia Naturale di Milano ospita per l’occasione un serie di eventi incentrati su temi come l’ambiente, la zoologia, l’astronomia, la genetica e molto altro. Qui maggiori informazioni.
🗓️Domenica 17 novembre alle ore 11.30 a Milano, presso 21Stories Città Studi, via Enrico Noe, 24, nel contesto dell’Under Green Market di Giacimenti Urbani, presentazione del libro La Cerniera - La spinta gentile al servizio della sostenibilità, di Irene Ivoi (Pacini Editore). Qui maggiori informazioni.
🗓️Mercoledì 27 novembre a Milano, all’Università degli Studi, Palazzo Greppi, via Sant’Antonio 12, Stem Cell Revolutions for neurodegenerative diseases, giornata di studi organizzata da UniStem sulle ultime novità nella ricerca sulle cellule staminali per la malattia di Parkinson, che colpisce più di 1,2 milioni di persone in Europe. È richiesta la registrazione entro il 20 novembre. Qui maggiori informazioni.
L’ombra di Trump si allunga sulla COP 29 che inizierà i suoi lavori l’11 novembre a Baku (Azerbaijan), e che è stata già battezzata “la COP della finanza”. La scienza conta per carità, ma ora si tratta non solo di trovare i soldi sufficienti a riparare i guasti climatici (20 volte superiori a quelli già sborsati annualmente per i paesi a basso e medio sviluppo, pari a 2,4 trilioni di dollari), ma anche a spenderli bene. E qui torna in campo la scienza per selezionare gli interventi più efficaci. A questo fine sarebbe utile che fosse l’IPCC a sovrintendere quest’opera di revisione, suggerisce Nature.
Anche se diventerà presidente a COP finita, Donald Trump farà uscire quasi sicuramente gli Stati Uniti dagli accordi climatici. Si prospettano quindi anni difficili, di “indietro tutta”. Non solo negli States, visto il sistematico annacquamento del Green Deal europeo da parte delle destre, a partire da casa nostra. Preoccupazioni simili riguardano il welfare, la sanità pubblica, la difesa da eventuali nuove pandemie, lo sviluppo di vaccini.
Secondo il politologo conservatore Roger Pielke jr. - autore anni fa del bestseller The honest broker - i democratici americani continueranno a subire l’egemonia della destra trumpiana fino a quando non impareranno a parlare senza sussiego alle classi popolari e meno istruite, con cui faticano a entrare in sintonia. D’altronde non è gradevole avere a che fare con la “spazzatura”, lapsus di Biden sfruttato da Trump e Vance negli ultimi giorni della campagna elettorale. Non esiste l’”elettorato climatico” - continua Pielke jr. Esistono invece molte persone afflitte da problemi più immediati e pressanti, e per questo servirebbe “progettare politiche che servano gli interessi delle persone normali, e che abbiano anche l’effetto collaterale di accelerare la decarbonizzazione”.
Ce la faranno i nostri eroi a scendere dal pero? Un altro fronte aperto è quello del contrasto alla disinformazione, dove l’accoppiata Trump-Musk ha fatto faville. Per questo è importante che la stampa resti libera e moltiplichi gli sforzi, e arrivi alle menti e ai cuori di tutti, non dei soliti happy few. Anche l’informazione scientifica ha una missione storica. E anche noi, nel nostro piccolo. Con il tuo aiuto.
Buongiorno io sono un ricercatore indipendente che fa ricerca senza sovvenzioni ma tutto a proprie spese e questo da sempre ... perché non cominciamo a dare risorse anche a noi invece di chiedere sempre soldi per le università?
Andrea
Sono unico inventore del procedimento del brevetto ENEA RM2012A000637 con acronimo BEST (Brevetto per l'Unificazione di Enegia, Spazio e Tempo) In Italia il problema è anche comprendere i risultati della ricerca passata e non solo di quella futura. In campo letterario sono riconosciuto ufficialmente come uno dei più importanti poeti italiani. In internet sono visibile come Genius Cotellessa oltre che come Giuseppe Cotellessa.