Peter Bauer ci racconta il progetto di intelligence climatica Destination Earth
Cronache della ricerca #286
Grazie a Scienza in Rete e al Gruppo 2003 per la ricerca abbiamo avuto il piacere di ospitare lo scorso 6 novembre al CNR di Roma Peter Bauer, padre del progetto europeo Destination Earth. La sfida, condivisa da European Space Agency e altre agenzie come ECMWF, consiste nel costruire gemelli digitali della Terra che girano su supercomputer, in grado di passare dalla generazione degli attuali scenari climatici a stime globali e locali notevolmente più accurate, assimilando dati fisici, ecologici e socioeconomici per prevedere, prevenire e adattarsi più efficacemente al clima che cambia. Un sistema di intelligenza planetaria di questo tipo, per giunta aperta alla consultazione pubblica, farebbe fare un salto quantico alle attuali politiche di adattamento, ma anche di mitigazione, di pianificazione industriale, energetica, di uso del suolo e via dicendo, con un notevole interesse da parte della sfera pubblica e privata. Peter Bauer ha raccontato con grande chiarezza ambizioni e limiti del progetto basato sulla creazione di una replica digitale della Terra.
La vita di Indi Gregory si è conclusa da poco, ma le polemiche non ancora. Indi era una bimba di otto mesi affetta da una grave, e per ora con esito fatale, malattia rara. La disputa che si è consumata fra la corte inglese, i genitori affranti che rifiutavano la decisione di lasciare terminare la vita della bambina, le autorità italiane che hanno proposto un non meglio precisato intervento presso l’Ospedale Bambin Gesù di Roma, è stata davvero penosa. Il caso racchiude diversi livelli di riflessione - medico, etico, giuridico e politico - interconnessi, ma spesso confusi nel dibattito sui media. Il filosofo della scienza e bioeticista Giovanni Boniolo li analizza attraverso una serie di domande, le cui risposte potranno forse aiutarci anche in casi analoghi che si dovessero presentare in futuro.
Le forze armate di Stati Uniti e Regno Unito hanno emesso almeno 430 milioni di tonnellate di CO2equivalente dal 2015. Lo dice il rapporto Less War, Less Warming: A Reparative Approach to US and UK Military Ecological Damages pubblicato dal think tank Common Wealth e dal Climate and Community Project. I dati sono difficilmente reperibili, perché non vengono forniti in modo trasparente dagli apparati militari, ma una misura delle emissioni di gas serra del settore militare a livello globale le stima tra le 1,6 e le 3,5 miliardi di tonnellate di CO2equivalente, ovvero tra il 3,3% e il 7% delle emissioni globali, una quota paragonabile a quelle emesse da settori quali l’edilizia o l’industria. Secondo il rapporto, il costo sociale di queste emissioni ammonta a 106 miliardi di dollari per le forze armate americane e a 5 miliardi per quelle inglesi. Gli autori suggeriscono che questi e altri paesi debbano istituire fondi per risarcimenti climatici, soprattutto verso i paesi a basso reddito e più colpiti dal cambiamento climatico e dalle guerre. Ne scrive Jacopo Mengarelli.
🏳️🌈Famiglie arcobaleno: il vuoto normativo genera mostri. La procura di Padova, dove martedì 14 era iniziato il processo contro 33 coppie lesbiche, mamme di bambini e bambine avuti con la fecondazione eterologa, colpevoli di avere ottenuto la trascrizione dei figli in seguito vietata dalla circolare Piantedosi e che la Procura aveva annunciato di voler impugnare, sembra ora intenzionata a cambiare direzione e a chiedere un pronunciamento in merito della Corte Costituzionale. Eva Benelli e Maurizio Bonati avevano già affrontato il problema in questo articolo della scorsa estate.
🗓️Appuntamenti
Quali sono gli impatti della guerra non solo sulla vita immediata delle persone, ma anche sulla salute a lungo termine delle popolazioni e del pianeta? E quale ruolo dovrebbe spettare alla sanità pubblica e all'epidemiologia? Oggi 16 novembre alle ore 16:00, Eva Benelli ne parla con Pirous Fateh-Moghadam, autore di Guerra o salute (Il Pensiero Scientifico Editore): segui il webinar sul nostro sito e sul nostro canale YouTube.
🗓️ Giovedì 23 novembre, dalle 9:30 alle 17:30, nell’Aula magna Università degli Studi di Milano, si terrà il Convegno “La transizione ecologica: l’Italia verso il 2030. Scelte urgenti per un domani vicino, tra sostenibilità e responsabilità”. Interventi di Enrico Giovannini, Ermete Realacci, Leonardo Salvemini. Si segnala nel pomeriggio la discussione su “L’importanza della comunicazione tra fake news e disinformazione”, con Luca Carra, Giorgio Vacchiano e Stefano Caserini. Iscrizione obbligatoria e programma completo qui.
🗓️ Venerdì 24 novembre, dalle ore 16, presso il Palazzo Sistema (Sala Benaco), via Pola 12, Milano, si terrà l’evento finale aperto al pubblico della Conferenza annuale della Società italiana per le scienze del clima (SISC) su “Adattamento ai cambiamenti climatici: confronto tra scienze e pratica nel contesto italiano”. Interverranno Paola Mercogliano (CMCC), Mario Losasso (Università Federico II), Carlo Calfapietra (CNR), Emanuela Piervitali (Ispra), Ilaria Giuliani (Comune di Milano), Fabrizio Piccarolo (Fondazione Lombardia per l’Ambiente). Modera Luca Carra. Programma e iscrizioni qui.
🗓️ Sabato 25 novembre, al Salone dell’Arengo del Broletto, Novara, dalle 9:30 alle 13:00 si svolgerà la 21esima edizione del Premio Piazzano di giornalismo scientifico, che quest’anno va a Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri. Il Convegno che accompagna questa edizione è dedicato ad “Arte e scienza”, con interventi di Marco Rizzi (Università Cattolica di Milano), Luca Carra (Scienza in rete), Paolo Magliocco (Superquark), Manuela Serando e Matteo Ventrella (curatori della mostra “Meta Effect” di Genova), Giovanna Mastrotisi (restauratrice), Alessandra Barbaglia (scrittrice) e Lucilla Giagnoni (attrice). Modera e conclude Alberto Sinigaglia (presidente del Polo del 900, Torino).
🗓️ Lunedì 27 novembre dalle 17:00 alle 19:00 l’AIE, Associazione Italiana di Epidemiologia, propone il webinar “Mitigazione e adattamento climatico una grande sfida per la sanità”. In vista della COP 28, la Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si terrà a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre 2023, discuteranno delle relazioni tra sanità e cambiamento climatico Carla Ancona, Paola Michelozzi, Francesca De’ Donato, Francesco Barone Adesi, Michele Carugno, Maria Grazia Petronio, Luca Boniardi, Anna Gerometta, Lorenzo Richiardi. Modera Luca Carra. Qui ci si può iscrivere.
🗓️ Martedì 28 novembre, a Trieste, nell’ambito del Convegno nazionale di comunicazione della scienza (28/11-1/12) si segnalano:
“Il pianeta del futuro: comunicare i cambiamenti climatici e la biodiversità” (ore 14:30-15:30) con Alfonso Lucifredi, Anna Pirani, Danilo Porro. Modera Marina Menga;
“Climate Media Center Italia: consigli sulla comunicazione del clima” (ore 15:30-15:45) con Luca Carra;
“Il dialogo possibile fra policymakers, ricercatori e comunicatori” (ore 17:15-18:15) con Luca Carra, Giacomo Grassi, Mariachiara Tallacchini. Modera Leonardo Alfonsi. Qui il programma completo del convegno.
A volte contano più le domande delle risposte, se chi pone le domande è per esempio il filosofo Giovanni Boniolo in questo numero della Newsletter sul caso Indi Gregory. Qui potete risentire anche il webinar in cui Boniolo ha discusso con noi del suo recente saggio Decidere, morire, essere, nella medicina di oggi, molto pertinente al tema del fine vita. Ma un altro webinar importante si tiene oggi 16 novembre su guerra, pace e salute, con Eva Benelli e Pirous Fateh-Moghadam. Le guerre cominciano spesso con la rivendicazione di torti da sanare e giustizie da ripristinare, e poi finiscono come sappiamo: che molti soffrono e muoiono, e tutti perdono per strada le loro ragioni. La razionalità e la scienza consiglierebbero la pace e altre vie per risolvere le dispute. Come può quindi Scienza in Rete sottrarsi dal riflettere sui modi di far prevalere la pace? Aiutaci anche tu, collaborando con noi e sostenendo il nostro progetto di informazione libera e accurata. Contribuisci oggi stesso con una libera donazione. Grazie per la tua attenzione!