L'astrofisica Patrizia Caraveo indaga la disparità di genere tra le premiate Nobel e le top cited scientist. In entrambi i campi, il minor numero di donne rispetto agli uomini è ancora evidente, ma ci sono segnali di miglioramento. Quando si parla della disparità di genere nella scienza salta immediatamente all’occhio la straordinaria esiguità del numero delle scienziate premiate con il Nobel. La disciplina che sta peggio è la fisica, il cui Nobel è stato conferito 117 volte a un totale di 225 vincitori, tra cui si annoverano solo cinque donne: poco più del 2% del totale. Se è confortante che tre dei cinque premi Nobel per la fisica al femminile siano stati conferiti negli ultimi sei anni, la strada da fare è ancora lunghissima. Fortunatamente una recente analisi della disparità di genere tra gli scienziati più citati al mondo mostra un miglioramento in funzione del tempo. Lo squilibrio è più marcato nei paesi a basso reddito, anche se nei paesi ad alto reddito c’è un vasto spazio di miglioramento.
🌳 Si apre oggi la COP 28 di Dubai, accompagnata da speranze ma anche timori sugli esiti del summit. Una delle maggiori preoccupazioni è il persistere di atteggiamenti negazionisti o rassegnati sulla crisi climatica. Sul tema si sta facendo strada l’idea che l’obiettivo di restare entro 1,5°C sia ormai irraggiungibile. Per quanto riguarda la sensibilità mediatica sul tema, gli eventi riconducibili alla crisi climatica avvenuti in estate hanno fatto crescere l’attenzione mediatica verso il tema. Lo dice il nuovo aggiornamento dell'Osservatorio di Pavia commissionato da Greenpeace Italia sui media e il clima relativo al quadrimestre maggio-agosto 2023. Il rapporto evidenzia però che sono aumentati anche gli articoli, le notizie e i post che danno voce a negazionismi e resistenze, anche a causa di esternazioni di esponenti di governo. Nonostante l’alluvione in Emilia-Romagna, le varie ondate di calore, gli incendi in Sicilia e le notizie sui record globali di temperatura e simili, il mondo dell’informazione non è ancora sufficientemente attrezzato per parlare adeguatamente di clima.
Ha letto il report per noi Jacopo Mengarelli.
Quando il quadro clinico di Pelé, la leggenda brasiliana del calcio, ha iniziato a peggiorare in maniera irreversibile, anche sui motori di ricerca si è assistito a un crescente interesse verso l’argomento “cure palliative”. La consapevolezza sulle cure palliative è aumentata anche in Italia? Secondo un'indagine commissionata a Ipsos da VIDAS, nell'opinione pubblica è sempre più diffusa la consapevolezza sul significato di cure palliative e sugli obiettivi di intervento. Ma serve aumentare ulteriormente il livello di conoscenza nella popolazione così come nel personale medico.
Ne ha scritto per noi Rosy Matrangolo.
Continua con grande partecipazione il Convegno nazionale di comunicazione della scienza presso la Sissa di Trieste. Fin dall’inizio (28 novembre) si sono definiti i temi che inevitabilmente hanno occupato buona parte dei numerosi incontri: la crisi climatica, l’intelligenza artificiale, i rapporti fra scienziati, comunicatori e decisori, lo squilibrio di genere nella scienza, l’importanza della partecipazione e della cittadinanza scientifica, i nuovi modi di comunicare la scienza, per esempio attraverso la realtà virtuale, o i nuovo modi, più inclusivi, di concepire i musei scientifici.
Il giornalismo scientifico è stato al centro di alcuni incontri molto significativi. In particolare ci ha colpito la nuova iniziativa Frontiers lanciata dall’European Research Council (ERC), che per la prima volta consentirà a giornalisti scientifici di svolgere il loro lavoro indipendente presso alcuni centri di ricerca, affiancando per diversi mesi ricercatori su progetti di frontiera. Ne hanno parlato uno degli ideatori, Fabio Turone (direttore di CESJ), Valeria delle Cave (IIT), Domenica Bueti (Sissa), Enrico Costa (Ca’ Foscari). Torneremo a parlarne su Scienza in rete.
I lavori del Convegno continueranno fino a venerdì 1° dicembre. Qui il programma completo.
Si è tenuto pochi giorni fa il convegno, organizzato dall'Università degli Studi di Verona dedicato alla sperimentazione animale e al principio delle 3R (Replace, Reduce, Refine). L’incontro, come raccontano il coordinatore del convegno Roberto Leone e il portavoce di Research4Life Giuliano Grignaschi, è stato un’occasione per confrontarsi con posizioni contrastanti su un tema ancora molto divisivo, analizzandone i diversi aspetti etici, normativi e scientifici: «Questi sono temi sui quali manca ancora, spesso, una visione informata e aggiornata. Per questo credo che iniziative come quella dell’Università di Verona siano assolutamente lodevoli, anche se servono ulteriori sforzi affinché siano attrattive nei confronti del pubblico generale».
Appuntamenti e segnalazioni
🖥️Da pochi giorni è uscito un nuovo corso di Zadig sul cibo del futuro. Il cambiamento climatico, la limitatezza delle risorse, la crescente sensibilità per il rispetto dell’ambiente e degli animali sono tutti fattori che stanno portando alla richiesta e disponibilità di nuovi alimenti più sostenibili. Quali sono e quali saranno? Ci si può fidare di una bistecca coltivata o di un piatto di insetti? Il corso offre le informazioni evidence based per affrontare questo tema d’attualità senza pregiudizi. Il corso è disponibile sulla piattaforma Saepe in doppia versione: per tutte le professioni sanitarie (5 crediti ECM) e in versione non ECM per tutte le persone interessate all’argomento.
🗓️Lunedì 11 dicembre 2023 ore 17.45 - Aula Magna “Claudio Maffezzoni” Politecnico di Milano - Polo Territoriale di Cremona incontro con Gramménos Mastrojeni, in videocollegamento dalla COP 28 di Dubai, autore del saggio Vola Italia: ridare le ali a un Paese insostenibile, edizioni Città Nuova, 2023. Con Gianni Ferretti e Benito Fiori.
Contribuisci anche tu a una società della conoscenza
…ti manderemo in regalo Per una società della conoscenza, e-book di Pietro Greco
Cara lettrice, caro lettore,
Scienza in rete contribuisce da sempre alla conoscenza collettiva con un’informazione approfondita e indipendente, basata su dati verificati e sulle risorse della scienza, capace di tenere la luce accesa sugli argomenti importanti, anche quando trascurati dal dibattito pubblico. Tra i nostri articoli più letti, negli ultimi mesi, molti hanno toccato argomenti trattati con superficialità e conformismo dai media. Le letture mostrano con evidenza quanto il bisogno di un’informazione approfondita sia oggi sentito.
Il giornalismo scientifico non è necessariamente un giornalismo che parla di scienza. Può essere inteso anche come giornalismo che si avvale dei metodi della ricerca scientifica. Questa è la nostra aspirazione, che ha bisogno della tua partecipazione, dei tuoi consigli e se puoi anche di un aiuto concreto. Per scelta, Scienza in rete è aperta a tutti. Un’informazione di qualità è infatti un diritto di tutti i cittadini.
Ti chiediamo di affermare questo diritto sostenendoci anche quest’anno con una donazione.
Per ringraziarti e farti sentire anche simbolicamente partecipe al nostro lavoro, per tutte le donazioni a partire dai 30 euro e per qualsiasi donazione ricorrente ti invieremo un link da cui scaricare gratuitamente l’ e-book Per una società della conoscenza, edito quest’anno da Zadig, che raccoglie i migliori articoli scritti da Pietro Greco per Scienza in rete.
Per te è un modo di mostrarci il tuo apprezzamento e il tuo sostegno. Per noi di ringraziarti e includerti nella nostra attività quotidiana. Con tutta la redazione di Scienza in rete ti ringrazio e ti auguro buone feste.
Non mi risulta che il cervello femminile abbia degli attributi per distinguerlo da quello maschile. Un cervello è un cervello e sempre più spesso i maschietti se ne stanno accorgendo. Purtroppo in questa società uscita dalla foresta da non più di 15/20000 anni (un tempo insignificante su scala geologica) ancora comanda il più prepotente e l'avidità la fa da padrona. Cresceremo (..forse...)