Nonostante se ne parli poco, l'epidemia di Ebola nel nordest della Repubblica Democratica del Congo va avanti. Sono passati ormai sei mesi da quando l'Organizzazione Mondiale della Sanità ne ha dichiarato l'inizio. I casi accertati al 29 gennaio sono 752 e i morti 465. Si tratta della seconda peggiore epidemia di Ebola di sempre, seconda solo a quella del 2014-2016 nell'Africa occidentale. Dall'inizio di dicembre l'epicentro dell'epidemia si è spostato verso sud nelle città di Butembo e nella municipalità di Katwa. A preoccupare le autorità dell'OMS c'è il fatto che l'86% dei casi diagnosticati in queste due zone ha lavorato o si è recato in un centro di cura. In più nell'area di Katwa l'80% dei casi di Ebola diagnosticati non sono riconducibili a persone che hanno contratto il virus in precedenza. L'impossibilità di rintracciare i contatti rende molto difficile capire come si sta diffondendo il virus. Nell'immagine: Ebola recovery, Liberia 29 gennaio 2015. Credit:
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Continua l'epidemia di Ebola nella Repubblica…
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Nonostante se ne parli poco, l'epidemia di Ebola nel nordest della Repubblica Democratica del Congo va avanti. Sono passati ormai sei mesi da quando l'Organizzazione Mondiale della Sanità ne ha dichiarato l'inizio. I casi accertati al 29 gennaio sono 752 e i morti 465. Si tratta della seconda peggiore epidemia di Ebola di sempre, seconda solo a quella del 2014-2016 nell'Africa occidentale. Dall'inizio di dicembre l'epicentro dell'epidemia si è spostato verso sud nelle città di Butembo e nella municipalità di Katwa. A preoccupare le autorità dell'OMS c'è il fatto che l'86% dei casi diagnosticati in queste due zone ha lavorato o si è recato in un centro di cura. In più nell'area di Katwa l'80% dei casi di Ebola diagnosticati non sono riconducibili a persone che hanno contratto il virus in precedenza. L'impossibilità di rintracciare i contatti rende molto difficile capire come si sta diffondendo il virus. Nell'immagine: Ebola recovery, Liberia 29 gennaio 2015. Credit: