Doveva essere un petroliere a dire addio ai fossili, come il tabagista a spegnere l’ultima sigaretta e l’alcolista a rinunciare al Negroni. E così è stato per la prima volta in una Conferenza delle parti delle Nazioni unite sul clima, la ventottesima. La COP28 si è tenuta Dubai in uno dei Paesi più dipendenti dalle fonti fossili, ed è stata coordinata dal peraltro abilissimo Sultan al-Jaber, presidente della più grande compagnia petrolifera, la ADNOC. Sembra uno scherzo, ma forse la cosa si può anche leggere come la presa d’atto che l’abbandono delle fonti fossili è proprio inevitabile per tutti. È stato un addio lungo e travagliato, che ci farà penare prima di poter finalmente mettere la parola fine su carbone, gas e petrolio. Ma tornare indietro pare ormai impossibile. E il destino ha voluto che proprio nella insostenibile Dubai si sia fatto un pezzo di storia della sostenibilità. Su Scienza in rete il commento di Luca Carra.
🌳Molti scienziati hanno affermato che il documento finale della COP28 non è abbastanza ambizioso per centrare l’obiettivo di +1,5°C dell’Accordo di Parigi entro la fine del secolo. Ma questo obiettivo è mai stato realistico? Ed è stato dettato dalla scienza o dalla politica? E quando lo supereremo come reagirà l’opinione pubblica di fronte all’ennesimo obiettivo delle Nazioni Unite superato? Ne scrivono Sophia Grew e Lorenzo Carta.
🌳Sono uscite quest’anno cinque raccomandazioni per una medicina sostenibile rivolte ai medici di medicina generale, stilate dall’ISDE (International Society of Doctors for Environment). Il contesto è l’iniziativa Green Choosing Wisely Italy, promossa da Slow Medicine, che vuole dare suggerimenti basati, oltre che sull’appropriatezza fondata sulle prove scientifiche, sulla sostenibilità ambientale, nella crescente consapevolezza dell’impatto dei sistemi sanitari sull’ecosistema e sul cambiamento climatico. Il ruolo che i medici possono e devono rivestire su questo aspetto è importante. La strategia green prevede tre pilastri: evitare tutti i trattamenti non necessari, ridurre quelli che provocano maggior danno all’ambiente ed enfatizzare l’importanza della prevenzione, in modo che si riduca il carico di malattia e di conseguenza l’impatto delle cure. Ne scrive Natalia Milazzo.
📖"Io le patate le bollo vive", dichiarò una volta Rita Levi Montalcini rispondendo a un fervente animalista che dopo un dibattito quasi sereno sulla sperimentazione animale pretendeva di estendere un divieto assoluto di intervento anche alle piante, in quanto "esseri senzienti". Quello della sperimentazione animale è un tema che non solo genera tutt’oggi dibattito, ma è al cuore della ricerca scientifica. Infatti, gli animali sono ancora fondamentali per lo studio di meccanismi e dinamiche fisiologiche e patologiche: capire come ridurne l’impiego, e come riuscire a valutare sempre meglio se la procedura in corso sta causando sofferenza e stress all’animale, sono due aspetti oggi cruciali quando si parla di sperimentazione animale.
Fondamentale ragionare su questo tema non guidati dalle emozioni, ma con la consapevolezza indispensabile. Contribuire a una riflessione razionale sulla sperimentazione animale è l’obiettivo di Io le patate le bollo vive (Giulio Einaudi editore), di Roberto Sitia e Giuliano Grignaschi.
Il saggio, conciso e breve, affronta a tutto tondo alcuni degli aspetti più importanti quando si parla di sperimentazione animale. Lo ha letto per noi Anna Romano.
💰Con l’avvio della COP28, sono tornati sotto i riflettori anche i temi della finanza climatica e dell’economia globale. Alcuni economisti ed economiste, tra cui Mariana Mazzucato e Thomas Piketty, hanno scritto un documento per il Global Public Investment Network per proporre modifiche all'attuale sistema economico: Time for Global Public Investment. Più democrazia, più partecipazione pubblica, più benefici per tutti sono le parole chiave. Le ricette che propongono questi studiosi partono dal presupposto che oggi siamo di fronte a problemi su scala globale, come appunto i cambiamenti climatici, ma anche la pandemia e altri, che hanno impatti diversificati su scala regionale. Di conseguenza, serve ripensare l’assetto economico globale tenendo conto di questo, con inevitabili ricadute anche sul sistema politico globale. Ne scrive Jacopo Mengarelli.
Oggi giovedì 14 dicembre alle ore 17 collegati a Scienza in rete per il webinar
Come ottenere uno sviluppo armonioso, sano e felice dei bambini e delle bambine? Questo è soprattutto nelle mani e nella testa delle loro mamme e dei loro papà. Ma è cruciale che la società li metta nelle condizioni di svolgere al meglio il loro ruolo. Eva Benelli, giornalista di Zadig, ne discute con Giorgio Tamburlini, autore del recente saggio I bambini in testa di Il Pensiero Scientifico editore.
Segui il webinar in diretta oggi, giovedì 14 dicembre, alle 17, sul sito o sul canale YouTube di Scienza in rete.
Research4Life dedica molti articoli alla sperimentazione animale, trattandola sotto diversi aspetti, da quelli legislativi a quelli scientifici. Un punto fermo sempre evidenziato è nel fatto che l’uso degli animali è oggi una necessità, per i risultati che permette di ottenere, a vantaggio soprattutto di chi ha malattie tutt’oggi prive di cura. Oggi R4L fa conoscere meglio anche la realtà di queste ultime, partendo da una malattia che non solo è priva di cura, ma pone anche una sfida aggiuntiva nel suo essere rara: si tratta della sindrome EEC, una malattia genetica a trasmissione autosomica dominante (basta ereditare il gene mutato da uno solo dei due genitori perché si sviluppi). Ne parlano su R4L Giulia Volpato e Roberta Bresciani, presidente e vicepresidente dell’associazione dedicata alla sindrome.
Appuntamenti
🏆Oggi, giovedì 14 dicembre dalle 15 alle 17 si disputa la finalissima del Premio nazionale di divulgazione scientifica Giancarlo Dosi, presso il CNR di Roma. I quindici libri finalisti sono divisi in cinque categorie. Le terne si sfideranno dando la parola per due minuti a ciascun autore. Quindi seguiranno le votazioni di giurati e pubblico per decretare i vincitori delle diverse categorie e poi la vincitrice/vincitore assoluta/o. Fra i quindici finalisti è presente anche Il capitale biologico. Le conseguenze sulla salute delle disuguaglianze sociali (Codice Edizioni) di Luca Carra e Paolo Vineis, che se la vedranno con autori e autrici agguerriti e di grande qualità. Per vedere la lista dei 15 finalisti e partecipare alla manifestazione con il tuo voto (anche online) clicca qui.
🗓️Martedì 19 dicembre riapre al Museo di Storia naturale di Milano la sala dedicata all’evoluzione umana, con un nuovo percorso immersivo e coinvolgente. Martedì 19 e mercoledì 20 dicembre speciale ingresso gratuito e un programma di incontri aperti al pubblico con studiosi e ricercatori. Diretta streaming del convegno di martedì 19 sul sito e sul canale YouTube di Scienza in rete. Qui maggiori informazioni.
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…ti manderemo in regalo Per una società della conoscenza, e-book di Pietro Greco
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sono contento che la COP28 abbia da l'avvio ad una riflessione sul fossile, che tutti i paesi abbiano ammesso che bisogna cambiare fonte di approvvigionamento energetico. Ciò che non si è riuscito a far passare è l'urgenza. 1,5 °C in più saranno duri da gestire e noi stiamo viaggiando spediti verso i 2 °C. Quando li traguarderemo non lo sappiamo, quest'anno El Niño ci darà delle medie alte. poi vedremo nei prossimi 5 anni ma il rischio è grande. Specie perché quest'anno abbiamo traguardato altro record delle emissioni di CO2, 40.9 GtonCO2 !Oggi siamo a 420 ppmv e ogni anno si aggiungono altri 2,5 ppmv ! Il limite pensato, stimato dagli scienziati è di 450 ppmv.
Cosa si rischia con un livello di CO2 tanto alto? Quando si avranno conseguenze irreversibili? Finirà il petrolio a bon mercato prima del superamento dei limiti? Vedo un futuro fosco, nebuloso .
beh.....
Mi dispiace, davvero e molto, la COP 28 si rivelata l'ennesima presa in giro, sono solo intenti e non veri e propri impegni assegnati ai singoli Stati con tempi quantità e penalità per chi non si adegua, e alloraperché voi di Scienza In Rete salutate questi accordi di soli intenti con entusiasmo??? Non è da veri studiosi e scienziati accogliere risultati deboli e superficiali con esaltazione