Diritto all'aborto in Italia: dibattito, restrizioni e impatti sulle donne
Cronache della ricerca #307
Alcuni parlamentari e senatori di area governativa hanno proposto misure ancora più restrittive a una legge sull’aborto (la 194/1978) che già patisce di vincoli e limitazioni. Misure che vanno dal concedere pieni diritti giuridici dal momento del concepimento, all’obbligo dell’ascolto del battito cardiaco fetale, fino all’inserimento delle associazioni pro-vita nei consultori. Quest’ultima è da poco diventata legge grazie a un emendamento al decreto del Pnrr approvato il 18 aprile alla Camera e il 23 aprile al Senato. Gli effetti di queste misure possono avere conseguenze gravi, fino ad arrivare all’incremento di pratiche abortive illegali o alla necessità di lasciare la propria regione per poter esercitare un diritto sancito per legge.
Ma bisogna ricordare che il mantenimento dell’autonomia e della libertà di scelta delle donne in gravidanza è essenziale per garantire la protezione del loro benessere fisico e psicosociale. La capacità di prendere decisioni sul proprio corpo è un aspetto fondamentale della libertà individuale e dei diritti umani. Per promuovere l'autonomia delle donne, è fondamentale che le donne in gravidanza abbiano accesso a informazioni complete, consulenza imparziale e servizi medici sicuri, compresa la possibilità di aborto legale e accessibile. Ne scrivono Daniel Pizzolato, Alice Cavolo e Dorothea Chatzikonstantinou.
🥵Nel 2023 in Europa le temperature sono state superiori alla media per undici mesi, con il settembre più caldo mai registrato in assoluto. È quanto riporta il nuovo rapporto European State of the Climate 2023 di Copernicus ECMWF. Gianpaolo Balsamo, direttore dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), dichiara: «L’innalzamento delle temperature europee rispetto all’era preindustriale (prima delle imponenti emissioni di gas serra) è di 2,3°C, superiore quindi alla media globale che al momento è di circa 1,45°C». Negli ultimi vent’anni, scrive il rapporto, la mortalità legata al caldo è aumentata di circa il 30% e si stima che i decessi legati al caldo siano aumentati nel 94% delle regioni europee monitorate.
Aumentano però anche le soluzioni alla crisi climatica, pur con lentezza. Il rapporto di Copernicus mostra la crescita delle energie rinnovabili, che hanno il merito di ridurre notevolmente le emissioni di gas serra (la causa del riscaldamento climatico e delle sue conseguenze). Ne scrive Jacopo Mengarelli.
🏆Il premio ATENƏ del Consiglio Nazionale delle Ricerche valorizza la gendered innovation, premiando i tre migliori prodotti scientifici che abbiano inglobato nel proprio disegno la prospettiva di genere. Un esempio eclatante dell'importanza del problema: i manichini utilizzati più comunemente per i crash test riproducono l’anatomia del corpo medio maschile. Quando si testa la sicurezza delle automobili, quindi, non ci sono manichini che modellino le forme femminili né la loro tolleranza alle lesioni. La conseguenza è che le donne riportano lesioni più gravi in incidenti analoghi. Fare ricerca in modo sbagliato costa vite e denaro, e non considerare la dimensione di genere in ogni fase dello studio è un modo per fare ricerca in modo sbagliato. Lo spiegano alla Stanford University, dove sono state proposte a partire dal 2009 le cosiddette gendered innovation: un approccio alla ricerca che spinge per integrare l’analisi di sesso, genere e intersezionalità (ovvero l’intreccio tra queste variabili con altri livelli dell’identità, per esempio etnia, classe sociale o religione) in ogni fase dell’indagine. Valorizzare questo approccio anche in Italia è stato l’obiettivo del premio ATENƏ del CNR, supportato dal progetto europeo MINDtheGEPs. Ne scrive su Scienza in rete Monia Torre.
Io le patate le bollo vive è un saggio per chi crede nella necessità di tutelare il benessere animale, ma è disponibile all’ascolto di una spiegazione trasparente sulla realtà della sperimentazione: una spiegazione che riporti i dati, le norme europee e italiane che regolano questa realtà; i suoi limiti, anche, e i metodi che sempre più, nel tempo, vi si sono affiancati – e i limiti di questi ultimi. Per questa ragione, il libro non è un modo per “far cambiare idea” ma, semmai, uno strumento per crearsi un’opinione consapevole. Il volume è tra i cinque libri finalisti del Premio Libro dell’Anno sull’Innovazione, promosso da ItalyPost e gruppo Nord Est Multimedia, dedicato alle opere che analizzano il mondo dell’innovazione sia sotto l’aspetto tecnologico, sia in relazione agli aspetti etici che porta con sé. Il premio sarà assegnato il 5 maggio a Padova, nell’ambito del Galileo Festival; nell’occasione, sabato 4 maggio gli autori Roberto Sitia e Giuliano Grignaschi presentano il loro libro in un incontro moderato dalla giornalista Paola Arosio, alle 12.00, presso la libreria ItalyPost di Padova.
Appuntamenti e segnalazioni
💉Dal 24 al 30 aprile si celebra ogni anno la settimana della vaccinazione. In questa occasione l'ECDC, Agenzia europea per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha pubblicato una serie di dati che indicano come in UE si stia registrando un aumento dei casi di malattie per cui sono disponibili da tempo i vaccini, in particolare il morbillo e la pertosse, dopo la diminuzione che si era verificata durante la pandemia di COVID-19. Segnaliamo che sul sito di EpiCentro, uno dei più consolidati progetti di cui si occupa Zadig, è possibile scaricare tradotti in italiano alcuni dei materiali realizzati dall’Oms per la Settimana europea delle vaccinazioni 2024.
🗓️Martedì 30 aprile alle ore 18 al Museo di Storia Naturale di Milano conferenza di Armando Nappi Alla ricerca del fantasma - Sulle tracce del leopardo delle nevi. Qui maggiori informazioni.
🗓️Lunedì 6 maggio nella Sala Napoleonica dell’Università degli Studi di Milano, in via Sant’Antonio, 10 si tiene l’incontro L’Islam contemporaneo e l’Europa: tra questione immigratoria e tema della libertà religiosa. L’incontro è parte del progetto Jeanne Monnet Eurslam (Europe, European Integration and Muslim Presence) finanziato dall’Unione europea e promosso dal dipartimento di Studi storici e dal Corso di Laurea magistrale in Scienze storiche della Statale. Verte sui temi dell'immigrazione mediterranea in Italia, della libertà e dell'organizzazione religiosa delle comunità musulmane in Europa. Qui maggiori informazioni.
🗓️ Si avvicina la data di Pint of Science, che dal 13 al 15 maggio 2024 porta alcuni dei più brillanti ricercatori al bar, dove potranno raccontare, sorseggiando una buona birra, le novità relative al loro ambito di studio a chiunque sia interessato. L’evento coinvolgerà 24 città e 75 pub nelle tre serate del 13-14-15 maggio. A breve saranno online i programmi delle tre serate: vi terremo aggiornati. Qui maggiori informazioni.
Su La Stampa del 25 aprile la giornalista Flavia Amabile racconta il suo essersi finta una donna intenzionata a interrompere una gravidanza. Insegnante precaria, con già tre figli e un marito che le ha imposto un rapporto sessuale indesiderato. Con questa sua storia dolorosa, che può assomigliare a quella di altre donne, Amabile si è rivolta a una delle strutture private che i gruppi anti-abortisti propongono in alternativa al servizio pubblico della 194. Il volontario pro-vita che infine, dopo diversi tentativi e perdite di tempo Amabile si è trovata di fronte, come unica soluzione ha balbettato la possibilità di «chiamare il ministero per vedere di trovarle un lavoro non precario»…
A breve i consultori previsti dalla legge 194 per gestire le richieste di interruzione di gravidanza potrebbero essere invasi da persone così, senza nessuna competenza, senza alcuna preparazione, senza alcun controllo. Improvvisatori sulla vita di altre persone.
Dopo il pronunciamento che in Usa ha messo in discussione il diritto di ricorrere all’aborto legale, l’impatto di queste restrizioni sulla salute delle donne è oggetto di nuove ricerche. Nel loro articolo Daniel Pizzolato, Alice Cavolo e Dorothea Chatzikonstantinou commentano alcuni di questi lavori.
Come sappiamo la legge 194 arranca un po’ nel garantire davvero in maniera uguale per tutte le donne su tutto il territorio italiano il loro diritto all’autodeterminazione, ciò nonostante è una legge che assicura procedure uguali, controlli e raccolta dati. Non abbiamo davvero bisogno che l’ideologia arrivi a stravolgere tutto.
Condivido le preoccupazioni dell'articolo. Dovremmo essere parte di una repubblica democratica e laica, dove la libertà della persone, il diritto alla salute e alle scelte non dovrebbe essere mai messo discussione. Purtroppo siamo avvolti da una nube di regressione e violenza, in questo caso legislativa. Ogni persona e in questo caso, ogni donna deve poter essere libera e autonoma nella scelta. La deriva saranno gli aborti clandestini, e tutte le conseguenze connesse a un diritto volutamente negato da un governo condizionato da pensieri dogmatici.
Sono d'accordo con l'articolo e sono estremamente preoccupata dallingerenza di questo governo sulla 194 e sulla libertà delle donne. Quello che stanno facendo non serve ad aumentare la natalità ma a spingere le donne ad abortire abusivamente, mettendo a rischio la loro vita e la loro possibilità di successivi concepimenti