Eventi sul clima: attenzione agli sponsor. Elementi di riflessione per giornalisti ed esperti sul rischio greenwashing
Cronache della ricerca #318
Capita di venire invitati a eventi pubblici sul clima che hanno sponsor controversi dal punto di vista ambientale e spesso in odore di greenwashing. Che fare in questi casi? Serena Giacomin, Giorgio Vacchiano e Luca Carra riflettono sui dilemmi che si pongono e su come risolverli - senza la pretesa di avere formule magiche - , per preservare la propria coerenza e dare il massimo risalto ai messaggi che si vogliono mandare al pubblico. Se hai idee in proposito non esitare a scriverci qui sotto. Ci interessa il tuo parere.
⛑️Dopo il bombardamento dell'ospedale pediatrico di Kiev il mondo si riempie di nuovo di immagini di bambini feriti e uccisi. Ma non è tutto qui. Bisogna rendersi conto che i conflitti armati hanno anche implicazioni indirette sulla salute, che vanno oltre i danni diretti - già terribili - della violenza. Anche se la guerra dovesse terminare immediatamente, nei mesi e negli anni successivi continueranno a esserci molti decessi indiretti.
I tre autorevoli autori di una lettera appena pubblicata sulla rivista Lancet, stimano in 186.000 il numero dei morti collegabili al conflitto di Gaza. Decessi diretti, quelli contemporanei alle azioni belliche, e decessi indiretti, quelli successivi attribuibili alla distruzione delle infrastrutture sociali e sanitarie, agli esiti invalidanti sulla popolazione, all’aumento delle patologie croniche e alle malattie infettive. Sono calcoli difficili da fare, ma necessari, per documentare il conflitto e per parlarne con onestà. Ne scrive Maurizio Bonati.
📖Pubblicato da Adelphi alla fine del 2023, Star. Una cinciallegra di genio è un libro inusuale tra quelli di divulgazione scientifica. A scriverlo non è infatti una scienziata, ma la musicista inglese Len Howard, che nel 1938 va a vivere in campagna, nel Sussex, dedicandosi all’osservazione degli uccelli che popolano il suo giardino. E ben presto anche la sua casa, il Bird Cottage (un nome tutt’altro che inaspettato). Adelphi raccoglie, per la prima volta in italiano, le due opere di Len Howard, nate dalle minuziosi osservazioni raccolte nel corso degli anni a Bird Cottage. Con la sua capacità di osservare senza preconcetti, pur priva di un rigorosa formazione scientifica, Len Howard ha precorso scoperte (arrivate con studi certo più rigorosi) che sfatano l’idea che alcune capacità siano prerogativa esclusiva della nostra specie. Il tutto partendo da una considerazione che guida la sua alternativa forma di ricerca: l’importanza di osservare gli animali nel loro ambiente naturale, invece che in laboratorio. La recensione è di Anna Romano.
⚗️È stato un grande chimico, uno dei più presenti sulla tavola periodica: a lui si deve la scoperta di ben sei elementi. È stato anche un poeta, che mescolava con grande naturalezza versi e annotazioni scientifiche. E un uomo del suo tempo, con rapporti dai confini incerti tra rivalità e amicizia con molti grandi nomi dell’800, come Faraday, Ampere, Gay-Lussac. La figura di Humphry Davy emerge dai suoi taccuini, nei quali annotava di tutto, dai suoi esperimenti (comprese le esperienze con il gas esilarante, che sperimentava su sé stesso e che lo portò alla dipendenza), ai propri versi poetici, agli aneddoti sulla moglie, alla lista della spesa. Ora, grazie a un progetto della Lancaster University iniziato nel 2019 e basato su un vasto lavoro di Citizen Science, i taccuini di Davy sono stati digitalizzati e quest’estate saranno resi disponibili in un archivio digitale. Permettendo così di far emergere, dalle sue stesse parole, la complessa figura dell’autore. Ne scrivono Riccardo Lucentini ed Eva Munter.
Molti media hanno ripreso le vicende giudiziarie che vedono imputata Aptuit, società della multinazionale farmaceutica Evotec. L’accusa è di maltrattamento di animali e di uccisione non necessaria. In assenza di una sentenza definitiva e della pubblicazione dei relativi atti, Research4life è intervenuta su due aspetti ricorrenti della narrazione mediatica: l’uso del termine “vivisezione”, che richiama pratiche del passato che non tenevano in alcuna considerazione il benessere, fisico e psicologico, degli animali, oggi completamente superate; e l’affermazione secondo cui la sperimentazione su modelli animali non sarebbe più necessaria alla ricerca. Non è così: purtroppo, gran parte degli studi scientifici non può, ancora oggi, fare a meno degli animali. Spiega perché la nota di Research4life pubblicata sul sito.
Appuntamenti e segnalazioni
❤️La Fondazione Bracco ha pubblicato in questi giorni il Bilancio Sociale 2023 che pone in luce la visione, gli obiettivi e i progetti sostenuti in molti settori. Tra questi, da parte nostra non possiamo non segnalare il contributo destinato al Premio giovani ricercatrici e ricercatori organizzato dal Gruppo 2003 per la ricerca scientifica con la collaborazione di Scienza in rete.
🏆L'Università degli Studi di Milano conquista un'importante posizione nel "QS World University Rankings: Europe 2025". Secondo i dati da poco pubblicati in Europa l'Ateneo si colloca al 113° posto su 685 università, entrando così nella top 18%. Performance positive negli indicatori che valutano, a livello europeo, l’inserimento dei laureati nel mondo del lavoro, l’internazionalizzazione, il numero di pubblicazioni scientifiche e soprattutto la reputazione accademica, che vede l’Ateneo milanese al 52° posto.
🗓️Dal venerdì 12 a domenica 14 luglio a Montecchio Emilia (RE) si tiene la II edizione del Festival di Astronomia “Siamo figli delle stelle”: appassionati di ogni tipo potranno assistere a laboratori, conferenze, mostre e spettacoli incentrati sullo spazio e le sue meraviglie. Qui maggiori informazioni.
🗓️ Scade il 25 luglio, alle ore 13, il termine per presentare la domanda di ammissione al corso di dottorato nazionale in Tecnologie per la ricerca fondamentale in Fisica e Astrofisica, proposto dall’Università di Padova, in collaborazione con altri dieci atenei, con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e con l'Istituto Nazionale di Astrofisica. Qui maggiori informazioni.
Siamo un giornale privo di sponsor e di pubblicità, cosa che ci rende liberi di affrontare qualsiasi argomento, anche i più controversi, come quello delle sponsorizzazioni di eventi sul clima da parte di aziende in odore di greenwashing, con cui abbiamo aperto questa newsletter. Ma noi in realtà uno sponsor a cui ci sentiamo legati mani e piedi ce l’abbiamo: sei tu, cara lettrice o caro lettore. Con te possiamo andare lontano e da te dipende la nostra indipendenza. Sostienici, se vuoi: te ne saremo grati.
La questione della presenza di "supporti" economici per la realizzazione di convegni di carattere scientifico (nella maggior parte dei casi) non è nuova. Basti pensare al settore del farmaco dove non è infrequente trovare convention sponsorizzate dalle stesse aziende farmaceutiche dove si dibatte sull'utilità e/o efficacia di un determinato medicinale (magari prodotto proprio dall'azienda sponsor dell'evento). Il problema si pone anche per le pubblicazioni (mi riferisco ovviamente a quelle di maggior spessore come BMJ, NEJM, Lancet, Science ecc.) nelle quali i panel di esperti che collaborano con la redazione o che presentano i propri studi, devono comunque dichiarare eventuali collaborazioni con le aziende chiamate in causa dalla ricerca di cui si tratta nelle pagine della pubblicazione. Sarebbe forse opportuno anche per chi si occupa di altre problematiche (quello delle variazioni climatiche è certamente suscettibile di forme di "inquinamento") dichiarare i loro possibili legami con questa o l'altra azienda i cui comportamenti sono oggetto del dibattito congressuale. La soluzione non è perfetta, né ha risolto i tanti problemi legati alle partnership scientifiche con il settore produttivo. Però in qualche maniera può contribuire a una maggiore trasparenza, essenziale in un ambito tanto delicato.