C’è correlazione tra uso degli smartphone in età puberale e i disturbi di cui soffrono sempre più frequentemente le nuove generazioni? Jonathan Haidt, che insegna psicologia sociale alla Stern School of Business della New York University, non ha dubbi in proposito e porta numerosi dati a favore della sua tesi nel suo ultimo libro La generazione ansiosa. Come i social hanno rovinato i nostri figli (Rizzoli, 2024). Il saggio mira soprattutto a mettere in guardia i genitori sulle conseguenze della mancata vigilanza sui propri figli e figlie per quanto riguarda l’uso di smartphone e social media. Non è quindi un’opera scientifica, ma un best seller, tanto chiaro quanto assertivo: l’altro lato della medaglia è che secondo molti critici il libro è semplicistico, se non addirittura fuorviante. Valeria Esposito ne ha fatto una sintesi, per poi esaminare anche le critiche che al saggio sono state rivolte. Alla redazione di Scienza in rete interesserebbe aprire un dibattito sul tema, sicuramente d’interesse. Chi vuole contribuire, può lasciare un commento qua sotto.
🧠Gli ultrasuoni focalizzati a bassa intensità (LIFU) sono una tecnologia che potrebbe consentire di superare la barriera emato-encefalica e migliorare il trattamento farmacologico di malattie neurologiche come Alzheimer e Parkinson, o metastasi cerebrali. Tuttavia, restano ancora molte incertezze sugli effetti immediati e a lungo termine di questa tecnologia sulla unità neurovascolare e sui meccanismi di recupero della barriera emato-encefalica. Un nuovo lavoro indaga cosa avvenga nel cervello a seguito del trattamento, per analizzare la ripresa della barriera emato-encefalica dopo l’apertura indotta. Ce lo racconta Tiziano Balzano, primo autore dello studio.
💊La storia della talidomide, con le sue drammatiche conseguenze, ha segnato un punto di svolta per la medicina e la regolamentazione farmaceutica. Le parole di Giulio Maccacaro, del quale ricorrono nel 2024 i cent'anni dalla nascita, sono un’occasione per ricordare sia il grande studioso e divulgatore, sia quanto è grande ancora oggi l'importanza della consapevolezza e della responsabilità collettiva in campo medico. Ne scrive Stefano Cagliano.
Presentiamo il testo della relazione di Tomaso Montanari, Rettore dell’Università per Stranieri di Siena, all’incontro del 16 dicembre 2024 su I rischi di ridimensionamento dell'università e della ricerca, organizzato insieme alla Rete delle Società scientifiche, a cui sono intervenuti i Rettori delle Università toscane e di Roma Tre, docenti, rappresentanti del sindacato, dei precari, dei dottorandi. La registrazione dell’evento è disponibile qui.
E se un modello in vitro non solo aiutasse a ridurre l’uso di animali, ma portasse anche a una maggior sostenibilità ambientale? È proprio questo l’obiettivo del progetto Fish AI, dell’Università degli Studi di Milano, dove AI non sta per artificial intelligence bensì per artificial intestine. L'uso di pesci a fini scientifici è andato aumentando in modo significativo, tato che oggi sono al secondo posto degli animali più usati dopo i topi. Fish AI ha permesso di mettere a punto un sistema in vitro che permette di ridurne l'uso e, al contempo, di testare diete più sostenibili per i pesci d'allevamento. Ne parla Research4Life.
Mercoledì 22 gennaio alle 17.30 webinar di Scienza in rete in diretta streaming. Luca Carra discute con Luciano Butti, avvocato e docente di Diritto internazionale dell’ambiente all’Università di Padova, di un tema molto attuale: quali sono i diritti e quali sono i loro limiti? Puoi seguire il webinar in diretta streaming sul sito o sul canale YouTube di Scienza in rete, con la possibilità di intervenire nella discussione e fare domande.
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Appuntamenti e segnalazioni
🗓️ Dal 17 dicembre al 20 maggio 2025 a Milano al Museo di Storia Naturale corso di illustrazione naturalistica Disegnare e dipingere la Storia Naturale: un ciclo di lezioni mensili (di tre ore l’una) per imparare a dipingere le caratteristiche del mondo animale, vegetale, minerale, con osservazioni dal vero al Museo di Storia Naturale di Milano. Qui maggiori informazioni.
🗓️ Domenica 29 dicembre a Padova alle 15.30 al Museo di Storia della Fisica Giovanni Poleni visita guidata Strumenti ed esperimenti, attraverso la scoperta di prestigiosi strumenti storici e sorprendenti dimostrazioni. Qui maggiori informazioni.
🗓️ Mercoledì 15 gennaio a Milano, dalle 9 alle 12:30, all’Università degli Studi in via Festa del Perdono 7, Aula Malliani, convegno su Il ruolo dell’agroecologia nella sfera della global health. Partecipano Stefano Bocchi, Luca Carra, Pietro De Marinis, Caterina La Porta, Mario Raviglione, Andrea Schievano, Claudia Sorlini. Qui l’iscrizione.
🗓️ Venerdì 17 gennaio a Milano alle ore 16 presso il Dipartimento di Scienze della Terra "Ardito Desio" dell’Università Statale in Via Botticelli 23 - Aula A17, per il ciclo di aperitivi scientifici Apegeo incontro sul tema Il pozzo dei desideri: rendere visibile l'acqua invisibile, con Marco Masetti. Qui maggiori informazioni.
🗓️Da lunedì 3 a venerdì 7 febbraio a Sesto Pusteria (BZ) convegno Cosmology on the steep rise, organizzato dal Sexten Center for Astrophysics Riccardo Giacconi. Qui maggiori informazioni.
📖Come migliorare l’aderenza alla terapia. Che cosa accade se non si prende un farmaco? Quali problemi ci sono nel paziente con tumore? Quali consigli per il paziente in terapia antiaggregante o anticoagulante? Qual è l’aderenza nell’iperteso? Cosa suggerire alla donna che prende la pillola? Come prendono i farmaci gli anziani? Le risposte a queste domande e i consigli per la pratica clinica nell’ebook Aderenza alla terapia, di Simonetta Pagliani, edito da Zadig. Disponibile in formato ePub e Kindle. Qui maggiori informazioni.
Con questo numero salutiamo tutte le nostre lettrici e i nostri lettori, nonché il 2024: ci risentiamo nel 2025, dopo una breve pausa per le feste, che auguriamo a tutti piene di serenità, di amicizia e di affetto.
Ringraziamo ancora una volta tutte le persone che ci seguono e ci sostengono, leggendoci, scrivendoci e anche facendoci una donazione. Grazie!
correlazione o causalità? questo sembra essere il nodo cruciale del libro, ma io penso e ne ho scritto ad esempio in "Spegni quel cellulare" Carocci ed. 2022 che la causa delle difficoltà soprattutto delle giovani generazioni ma anche di una certa parte di adulti, risieda nella falsa rappresentazione del mondo che non solo i social offrono, ma tutto il comparto tecnologico propone come panacea per tutte le difficoltà del vivere. Facile, semplice, rapido sono le categorie su cui le tecnologie computazionali costruiscono l'idea del mondo che poi ci offrono sui loro canali. Il mondo reale è complesso, articolato non semplice da conoscere e tanto meno da padroneggiare, dunque il contrasto tra il mondo offerto dalle tecnologie che spacciano facilità, e la durezza della vita con cui ci misuriamo quotidianamente. produce quella sofferenza mentale che prende nomi diversi anche in relazione alle età dei protagonisti e alle fasi della loro vita. Osservano come narcisi la propria immagine nel vetro del telefonino che tiene sullo sfondo o in primo piano quel mondo irreale (facile, semplice, rapido) che va in frantumi quando le esperienze lo cimentano nei fatti. Non si impara ad usare bene i social se non si bonificano i pozzi avvelenati dalla cultura del semplice, facile, immediato, ripetibile senza sforzo e senza acquisire comprensione su ciò che si sta facendo.
Le tesi di Haidt sono attaccabili, per carità, ma certo non utilizzando la più spuntata delle armi:
"Il problema non sono i social, ma come li usiamo. Basta usarli bene"
Questa la tesi dei cantori della bontà dei prodotti GAFAM (o FAANG che dir si voglia) e del brutto articolo che avete citato. E' una tesi molto ripetuta, soprattutto da bocche interessate a che nulla muti nella mancanza di regolamentazione di social e smartphone, ma è anche vera? Alcuni credono di no, che "non dipenda solo da noi":
https://altreconomia.it/lai-in-medicina-non-basta-usarla-bene-e-letica-non-ci-salvera-dalleffetto-vajont/
https://www.educazioneaperta.it/pedagogia-hacker-un-antidoto-allalienazione-tecnica-or-hacker-pedagogy-an-antidote-to-technical-alienation.html
La tecnologia, come aveva a scrivere Gilbert Simondon già negli anni 60, ha caratteristiche proprie, indipendenti dall'uso che se ne fa, possiede un suo "modo d'esistenza".
Piuttosto, se una critica si vuole farla, si potrebbe mettere in discussione quest'ansia di coartare i fanciulli per sostituirla con un dibattito sui capricci delle multinazionali produttrici di smartphone e social, e sull'eventuale opportunità di obbligarle a rimuovere funzionalità tossiche dai loro prodotti, proteggendo tanto i fanciulli che gli adulti come suggerisce questo recente articolo:
https://demartin.polito.it/smartphone-diverso