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Da quanto ho letto e, soprattutto, ho saputo dal direttore dell'Arpa della mia città, la maggioranza delle polveri sottili, per quanto riguarda gli autoveicoli, è data dal consumo dei freni, nei pneumatici e dell'asfalto. Ne consegue che incide relativamente poco il tipo di auto! Anzi, quelle elettriche essendo in genere 1,25 volte più pesanti di quelle a combustione interna, danno un contributo maggiore in termini di usura di gomme e di asfalto! Se è così, il vero problema nelle città è ridurre comunque il traffico indipendentemente dal tipo di auto!

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E, come disse così bene Corbin: l'uomo è capace del meglio come del peggio, ma è veramente nel peggio che è il migliore ....

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Pochi sanno che i valori limite dell'inquinamento atmosferico urbano, in particolare per le polveri sottili, non hanno alcuna base scientifica ma derivano dai TLV degli ambienti di lavoro abbassati di un fattore 100 o 1000 per ragioni precauzionali. E altrettanto pochi sanno che le cifre sui decessi a causa dell'inquinamento sono solo stime, ipotesi e non dati accertati da indagini epidemiologiche, che sono scarsissime perché estremamente complesse. Così (in buona fede) i limiti si possono abbassare a oltranza e fare classificazioni di ogni tipo che, come visto, poggiano su piedi d'argilla.

D'altronde come spiegare che in barba all'inquinamento la vita media continua ad allungarsi e la percezione del rischio nelle persone comuni è ai minimi termini?

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La soluzione più logica è quella di consentire l'ingresso nei centri cittadini ad auto non eccedenti un certo limite di peso, indipendentemente dal tipo di propulsore.

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Non dobbiamo inoltre dimenticare che certi cittadini, come a Bruxelles, hanno dei SUV che consumano dal 20-30% in più delle utilitarie ! Homo sapiens, anzi doppiamente Sapiens o Homo demens ?

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